Marco Cecchinato cambia ancora. Dopo aver detto addio al coach Simone Vagnozzi, al suo fianco nello splendido 2018 condito dalla semifinale raggiunta a Parigi, per affidarsi al coach italiano di origine croata Uros Vico, il tennista palermitano sceglie Massimo Sartori. Lo storico coach di Seppi, che avrà l’arduo compito di rilanciare Cecchinato dopo una pessima annata, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport.
“Marco nel 2018 ha avuto una stagione straordinaria, anche dal punto di vista mediatico. Ma l’ha pagato. Era immaginabile che facesse qualche passo indietro, ma lui si è adagiato troppo, ha pensato che le cose sarebbero andate avanti da sole, ha smesso di allenarsi come doveva” ha detto Sartori. “Ha iniziato bene anche il 2019, con una vittoria a Buenos Aires e una semi a Doha, ma quando è arrivata la stagione su terra, con tante aspettative, si è bloccato anche di testa“.
“Ho detto a Cecchinato che se voleva lavorare con me doveva stare alle mie condizioni, a partire dallo spostamento a Vicenza. Poi servono educazione, regole e rispetto reciproco. E tanto lavoro. Ora l’obiettivo è rimetterlo in pista fisicamente e mentalmente, farlo tornare a essere un giocatore, non un colpitore come era diventato. Farlo galleggiare, evitando anche scelte sbagliate come preferire i Challenger su terra a Sofia e Vienna, dove era in tabellone a fine 2019. Una follia. Non so se può tornare in semifinale Slam, gli auguro di fare anche meglio, ma tornare tra i primi 50 del mondo mi sembra il minimo“.
Una scelta coraggiosa, ma che potrebbe rivelarsi azzeccata. D’altronde ripartire era necessario ed un coach esperto come Sartori può davvero essere la persona giusta.