Chi conquisterà Wimbledon e il n°1 del ranking?

Ormai Wimbledon è alle porte e la situazione tennistica al vertice del circuito Atp è a dir poco particolare. Tutti i fab four più Stan Wawrinka potrebbero diventare n°1. A patto che si verifichino certe condizioni...

Persino negli annali del ranking del tennis si è presentata raramente una situazione come quella attuale riguardo alla corsa per la prima posizione Atp.

Mentre Andy Murray e Novak Djokovic all’inizio del 2017 erano rispettivavamente n°1 e n°2 del mondo, la stagione 2017 è stata letteralmente dominata da Roger Federer e Rafael Nadal, che di conseguenza sono tornati in vetta al ranking. Nel frattempo Stan Wawrinka si è inserito fra i Big Four anche se non ha ancora raggiunto la vetta.

Tutti i top 4 si presentano a circa 2000 punti di distanza uno dall’altro, questo significa che ognuno potenzialmente potrebbe conquistare il n°1 dopo Wimbledon, contrariamente a quanto avveniva lo scorso anno quando Novak Djokovic aveva il doppio dei punti rispetto al n°2, Andy Murray.

Murray e Nadal oggi sono molto vicini, ma Wawrinka e Djokovic seguono solo a 1000 punti di distanza, mentre Federer è abbastanza indietro e non raggiungerebbe la prima posizione nemmeno vincendo Wimbledon. Si manterrebbe comunque in buona posizione, infatti Roger non ha punti da difendere per il resto della stagione.

A Wimbledon ci sono 2000 punti per il vincitore, quindi vincere Wimbledon potrebbe rappresentare la garanzia per raggiungimento del n1, anche se poi ci saranno i vari punti da difendere della passata stagione sul duro.

ANDY MURRAY – Murray è stato imbattuto sull’erba nel 2016. Riuscire a ripetere i risultati del 2016 vorrebbe dire essere n°1 ancora per molto tempo. Persino se non vincesse al Queens o a Wimbledon potrebbe restare n°1, sempre che non vincessero né Nadal né Wawrinka.

RAFAEL NADAL – Se vincesse Wimbledon… è semplicissimo! Sarebbe n°1. Ma se non accadesse, gli basterebbe lo stesso raggiungere la seconda settimana per superare Murray e stare alla pari con Wawrinka. Mentre se Murray o Wawrinka avessero buoni risultati al Queens, o Djokovic vincesse Wimbledon ci vorrebbe un po’ di più per la sua conquista. Ma siccome Nadal non stava giocando nel 2016 a causa del suo infortunio, quest’anno il maiorchino continuerà a guadagnare terreno.

STAN WAWRINKA – Diventare n°1 sarebbe qualcosa di eccezionale per Wawrika più che per gli altri, proprio perché non lo è mai stato. Detto ciò Wawrinka avrebbe comunque bisogno di qualche aiuto dai suoi rivali. Nello specifico, Murray dovrebbe guadagnare meno di 740 punti e perdere qualche punto anche al Queen’s. Se Murray vincesse al Queen’s e raggiungesse la finale a Wimbledon, Wawinka non riuscirebbe nell’impresa neanche vincendo entrambi gli eventi. A meno che Wawrinka vincesse al Queen’s e Nadal non arrivasse in finale a Wimbledon. Impresa ardua, soprattutto sulla superficie a lui meno congeniale.

NOVAK DJOKOVIC – Ormai è così indietro che la sua posizione dipende principalmente da eventi : se Murray vince il Queen’s e Djoko non vince ad Eastbourne, dove non è sicura la sua presenza, il serbo non può neanche pensare di essere prima testa di serie a Wimbledon. E anche a Wimbledon, per racimolare punti dovrebbero Nadal e Murray non fare molto e Wawrinka essere in corsa da solo. Difficile. Visto però il periodo negativo che sta vivendo, forse Djokovic non è così interessato al n°1, ma piuttosto a capitalizzare vittorie per riconquistare confidenza. In più, probabilmente, vorrebbe vincere qualche punto per non scendere ulteriormente nel ranking, sempre considerando che  ha anche molti punti da difendere della stagione sul cemento

ROGER FEDERER – Federer non potrà avere il n°1 a Wimbledon, ma può provarci. Avendo giocato solo 5 eventi, Federer non ha capitalizzato abbastanza punti, per non parlare poi della recente sconfitta al  turno di apertura a Stoccarda. Però Federer ha davanti a sé un paio di eventi sulla superficie che più esalta il suo gioco, e questo gli dà le stesse possibilità dei suoi rivali. Quindi anche il sette volte campione potrebbe essere in una posizione favorevole ad avanzare.

 

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