Chi sono i tennisti più prestanti sotto pressione?

A stagione ormai conclusa, l’ATP ha pubblicato alcune statistiche molto interessanti. Una in particolare riguarda la capacità dei top 10 di gestire la pressione quando sono costretti ad affrontare le palle break. Il calcolo tiene in considerazione la media della prima di servizio in campo in situazioni normali contro la media della prima di servizio quando bisogna affrontare una palla break.

Svetta in classifica Rafael Nadal, che serve in media il 4% di prime palle in più quando si trova in pericolo. Sappiamo che il servizio del maiorchino non è devastante in quanto a potenza, ma può rivelarsi altrettanto efficace grazie allo spin e al buon piazzamento. Inoltre, con la sua propensione alla lotta, riesce a dare il meglio nelle situazioni complicate. Mettere in campo la prima non significa obbligatoriamente vincere il punto, ma si tratta sicuramente di un vantaggio.

Il secondo in classifica è Marin Cilic, l’unico con Rafael Nadal a mantenere intatta la percentuale di prime in campo quando è costretto a salvare una palla break. A differenza dello spagnolo, la differenza per il croato aumenta solo dello 0.6%, che rimane comunque un’ottima statistica se paragonata al resto dei top 10. L’ultimo in questa particolare classifica, paraddosalmente, è il miglior battitore tra i dieci giocatori presi in considerazione: John Isner è decisamente più vulnerabile quando si ritrova ad affrontare una palla break. La percentuale di prime in campo precipita del 7.9%, quantità fin troppo alta per chi fa del servizio un’arma fondamentale nel proprio gioco.

Anche Roger Federer non brilla quando è sotto pressione: per lo svizzero si passa da una media del 62% di palle in campo al 54.2% quando fronteggia una palla break. Nonostante i tantissimi successi in carriera e l’esperienza accumulata, lo svizzero mostra qualche carenza nei momenti delicati, sia alla battuta che in risposta.

Quanto conta essere mancini in queste circostanze? Ben nove giocatori su dieci sono destrorsi, mentre solo Nadal, primo in classifica, gioca con la mano sinistra (pur non essendo mancino nella vita). A differenza di quanto si possa pensare, non vi sono particolari differenze: tutti i giocatori in media hanno la stessa resa sia quando servono da destra che quando servono da sinistra. Dal 60.5% di palle break salvate servendo da destra, si passa al 59.9% dal lato sinistro, una differenza davvero minima.

Come puntualizza anche l’ATP, è normale che un giocatore sotto pressione non riesca a rendere come in situazioni normali. Sostanzialmente, Isner, Federer, Djokovic e tutti gli altri top 10 appartengono alla norma, mentre Nadal e Cilic sono l’eccezione.

Andrea Lombardo

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