L’impresa era di quelle davvero proibitive. Battere (o almeno provare a complicargli la vita) l’imbattibile numero 1 del mondo nell’anno migliore della sua carriera. Naturalmente, il nostro Simone Bolelli non c’è andato nemmeno vicino nel confronto con Novak Djokovic nel primo turno al torneo Atp 500 di Pechino. Il punteggio finale, 6-1 6-1 per il serbo, non rispecchia però il gioco espresso da Simone che ha disputato un match onorevole, mettendo in difficoltà Nole in diverse situazioni, non riuscendo tuttavia nei punti decisivi ad avere la meglio. Parte un po’ al rallentatore l’italiano che si fa sorprendere subito da Nole ed è costretto già a inseguire. Break al secondo gioco e 3-0 per il serbo dopo pochissimi minuti.
Djokovic in campo è una molla e Bolelli per conquistare un punto deve sempre fare uno o due colpi in più. Arriva anche il secondo break in favore di Nole che sale sul 5-1 e va a battere per il set. Qui però esce fuori l’orgoglio e la classe di Simone. L’azzurro entra finalmente davvero in partita, calibra il dritto e comincia a sfornare qualche vincente in più. Novak trova non poche difficoltà a gestire lo slice di rovescio dell’italiano che continua a insistere con quel colpo e si guadagna ben 4 palle break per dimezzare il gap nei confronti del serbo.
E qui si nota la differenza tra un buon giocatore e un campione. Djokovic annulla da 0-40 tre palle break consecutive solo con il servizio (alla fine dell’incontro gli aces per lui saranno 7) e nonostante Bolelli ci riprovi ancora con determinazione, riesce comunque a chiudere il set in mezz’ora di gioco.
Il secondo parziale è più equilibrato. Simone va avanti per la prima volta vincendo il game d’apertura. Ma serve a poco. Contro questo Djokovic è impossibile vincere. L’unico modo è mantenere lo scambio a un’intensità molto alta. Ma è troppo per i ritmi di gioco di Bolelli, che è costretto a cedere alla distanza. Dopo aver cercato di resistere agli attacchi di Nole nel terzo gioco, arriva la resa. Da qui in poi Simone vince la miseria di 6 punti. Il favorito del torneo chiude così il match in un’ora e 10 minuti. Il rammarico per Bolelli è quello di essere entrato troppo tardi in partita e di non aver sfruttato le 5 palle break concesse dal serbo.
Un’ora e mezza ha impiegato la testa di serie numero 3 Rafa Nadal per battere la wild card di casa Di Wu, numero 230 del mondo. Lo spagnolo ha portato a casa l’accesso agli ottavi ma non ha affatto convinto. Lui sostiene di aver quasi raggiunto il suo stato di forma ottimale ma il campo ci dice che in realtà nulla è cambiato rispetto alle sue prestazioni degli ultimi mesi. Nel primo set del confronto con il padrone di casa, Nadal strappa quasi subito il servizio all’avversario ma si fa sorprendentemente controbrekkare nel game successivo. Riallunga nel settimo game sfruttando la seconda palla break del game e poi chiude il set con il servizio 6-4.
Ma quello che succede nel secondo set è quasi imbarazzante. Se nel primo set c’erano stati 3 break, nel secondo parziale si assiste a un match impazzito. Su 10 game giocati ben 7 saranno conquistati in risposta. Nel primo gioco Nadal conquista il break a zero per poi concederlo subito dopo anche lui a zero. Nel quarto gioco Wu brekka ancora il maiorchino e sale 3-1. Il pubblico è dalla sua parte e intravede la possibilità per il proprio beniamino di conquistare un set al mito Nadal. Arrivano altri tre break consecutivi. Wu cerca di resistere alla rimonta dello spagnolo ma non c’è niente da fare. Rafa impatta sul 4-4 prima di strappare il servizio decisivo al cinese alla prima occasione. Lo spagnolo chiude il set e il match con il servizio ma non può essere soddisfatto della sua prestazione. Guardando i numeri è imbarazzante la percentuale di punti vinti con la seconda di servizio da Nadal nel terzo set: 11%. La stessa statistica sull’intera partita dice 48%. Significa che Nadal, negli scambi partiti dalla sua seconda di servizio, ha vinto meno punti del suo avversario Wu, numero 230 del ranking.
Negli altri match di giornata al China Open, da segnalare la sorprendente vittoria del numero 100 del mondo Yen-Hsun Lu sul francese n.39 del ranking Adrian Mannarino. Partita chiusa addirittura in due set dal giocatore di Taiwan in meno di un’ora di gioco. Una partita con pochissime palle break, tutte in favore di Lu che ne approfitta e affonda il colpo nei confronti di uno spento francese.
Si complica la vita invece il canadese Pospisil contro il dominicano Victor Estrella Burgos. Un primo set che si gioca sul filo e si decide con un break in favore di Estrella al nono gioco. Solo due le palle break giocate nel set. La prima non sfruttata da Pospisil nel quarto gioco. Il canadese peggiora la sua situazione al terzo gioco del secondo set concedendo un altro break al dominicano che sembra involarsi verso il passaggio del turno ma non sfrutta un’altra palla break che lo avrebbe fatto salire 4-1. Qui ritorna in partita Pospisil che controbrekka l’avversario impattando sul 4-4 e poi piazza un altro break, decisivo, sul 6-5 in suo favore, chiudendo il parziale e rimandando tutto al set finale. Ma Estrella Burgos non ne ha più e riesce a conquistare solo 9 punti nel terzo parziale che Pospisil chiude con un perentorio 6-0.
Al torneo Atp 500 di Tokyo, sono diverse le sorprese già nel primo turno. Passano tra i favoriti solo Stan Wawrinka e Gilles Simon e Nick Kyrgios, che superano rispettivamente Radek Stepanek e Michail Youzhny e Albert Ramos. Escono di scena clamorosamente Kevin Anderson, Grigor Dimitrov e Richard Gasquet. Il primo è tradito dal suo colpo migliore, il servizio: mette in campo solo il 41% di prime di palle. Senza la sua arma principale, il sudafricano diventa un discreto giocatore e l’esperto Gilles Muller non perde l’occasione per approfittarne e passare il turno.
Nella sconfitta di Gasquet contro Bautista-Agut, a lasciare perplessi è la tenuta mentale del francese. Sembrava andasse tutto liscio per il transalpino salito subito 4-1 e un parziale punti di 12 a 1 in suo favore. Poi il black out e 5 giochi consecutivi per lo spagnolo che allunga la profondità dei suoi colpi e manta in tilt Gasquet. Il francese non si riprenderà più e complici anche gli 8 giochi consecutivi persi a cavallo tra primo e secondo set, perderà il match in un’ora e venti minuti.
Continua la crisi nera di Dimitrov che non trova il passaggio del turno e perde contro il francese Benoit Paire in tre set. Parte male, con molti errori non forzati, ma si ritrova nel corso della partita e cerca la rimonta. Tuttavia, nel terzo set non ha più energie e cede di schianto per 6-1. Per lui l’annus horribilis 2015 è quasi giunto alla fine.
Risultati China Open, primo turno:
Lu b. Mannarino 6-3, 6-2
Pospisil b. Estrella Burgos 4-6, 7-5, 6-0
Nadal b. Wu 6-4, 6-4
Millman b. Robredo 4-6, 6-1, 6-0
Djokovic b. Bolelli 6-1, 6-1
Risultati Japan Open
Chardy b. Groth 6-3, 2-0 rit.
Johnson b. Tomic 6-3 2-1 rit.
Baghdatis b. Verdasco 7-5, 6-1
Krajicek b. Ebden 5-7, 7-6, 7-6
Muller b. Anderson 6-2, 6-3
Wawrinka b. Stepanek 7-5, 6-3
Simon b. Youzhny 6-4, 6-4
Paire b. Dimitrov 6-4, 3-6, 6-1
Kyrgios b. Ramos 6-7, 6-3, 6-3
Bautista-Agut b. Gasquet 6-4, 6-1