Il futuro del tennis è a una svolta: dall’Australian Open 2018 i giocatori dovranno vedersela con lo “shot clock” e dal 2019 le teste di serie negli slam saranno 16 e non più 32.
Il torneo Next Gen ha sperimentato queste regole che si sono rivelate positive tanto da non perdere tempo e inserirle fin da subito nel regolamento: dal prossimo slam ogni giocatore avrà 25 secondi per battere dopo il punto precedente in modo da ridurre vistosamente molte perdite di tempo.
Chris Kermode, presidente esecutivo dell’ATP, ha espresso a Sky Sports alcuni concetti sulle regole future che il tennis potrà sviluppare, come quella del punteggio ridotto ai quattro giochi; secondo lui l’intensità degli scambi sarebbe maggiore e il pubblico godrebbe quindi di maggiore spettacolo.
Kermode è anche sostenitore del riscaldamento ridotto, altra regola di prossima introduzione, e dell’abolizione del let sul servizio, ma per questa novità ci vorrà maggior tempo. La Grand Slam Board ha incluso anche una multa per i giocatori che si ritireranno in ritardo dagli incontri dei tornei e questo è un aspetto molto importante per il presidente ATP.
Il tennis, sport centenario, ha bisogno sicuramente di qualche novità per attirare sempre più pubblico e per seguire le esigenze delle nuove generazioni, ma non dovrà snaturare quelli che ormai sono un marchio di fabbrica di questo sport: passione, impegno e divertimento per poi arrivare alla vittoria. Ridurre i tempi morti sono un ottimo modo per ovviare ai difetti del tennis moderno, così come le 16 teste di serie garantiranno maggiore spettacolo negli slam.
Non ci resta che aspettare e nel giro di un paio di anni le novità saranno implementate a pieno regime, in attesa poi di altre idee, dalle più innovative alle più strampalate.