Master 1000 di Cincinnati: ieri gli dei del tennis hanno deciso di favorire in ogni modo Jannik Sinner per il giorno del suo 23esimo compleanno.
Non solo l’altoatesino ha raggiunto i quarti di finale del torneo americano senza neppure giocare un 15, in virtù del forfait di Jordan Thompson per infortunio, ma grazie alla sorprendente sconfitta di Carlos Alcaraz eliminato da Gael Monfils, per lo spagnolo sarà impossibile superare l’italiano alla posizione n°1 del mondo per almeno altre 17 settimane, ovvero fino al torneo di Pechino ad Ottobre e Jan sarà comunque in vetta al Ranking ATP fino al termine del US Open, qualuque cosa accada.
Per quanto riguarda l’azzurro, ora nei quarti se la vedrà nuovamente con Andrej Rublev, dopo la recente sconfitta subita dal russo al 1000 di Montreal, mentre un paio di righe vanno doverosamente spese per la cocente debacle vissuta ieri dal numero 3 al mondo.
La più brutta versione di Carlitos di sempre – se dobbiamo credere alle sue dichiarazioni in conferenza a stampa – è rimontata e sconfitta dall’intramontabile Monfils col punteggio di 4-6 7-6 6-4 nell’arco di due giornate di sfida.
Alla ripresa del match, dopo l’interruzione per pioggia del giorno prima, con lo spagnolo avanti 6-4 e sotto 1-3 nel tiebreak del secondo set, a quanto pare è sceso in campo il cugino di secondo grado del vero Carlitos, a cui un La Monf ispirato non ha dato scampo.
Troppi errori banali ed incertezze per lo spagnolo – parecchi i suoi diritti terminati inspiegabilmente a metà rete – e soprattutto tanto nervosismo e frustrazione: addirittura il recente finalista olimpico frantuma la racchetta per rabbia, episodio per lui inedito da quando l’iberico bazzica nel circuito professionistico.
Con gli US Open alle porte, Carlos arriverà dunque all’ultimo Slam di stagione senza praticamente partite sul veloce nelle gambe, e soprattutto poche certezze nella testa.
Per quanto riguarda il suo giustiziere impegnato poi in un doppio turno giornaliero, il francese Monfils è stato sconfitto a sua volta dal danese Holger Rune in rimonta, col punteggio di 3-6 6-3 6-4 in 1 ora e 50 minuti.
Purtroppo per i nostri colori, Sinner è rimasto l’unico azzurro ancora in corsa a Cincinnati, dopo la sconfitta di Flavio Cobolli subita da Hubert Hurkacz in tre set col punteggio di 6-3 3-6 6-1 in poco più di 1 ora e mezza di gioco.
Forse il polacco non è ancora al 100% della forma fisica per il recente infortunio al ginocchio ed il rientro anticipato, ma con queste condizioni di gioco in virtù di campi rapidissimi, Hubi ci va a nozze.
Grazie al suo portentoso servizio che gli consente spesso di giocare vittoriosamente sull’uno-due, a Cincinnati Hubert si sente come a casa. Ed è andata proprio così: il tennista dell’Est ha condotto magistralmente il match con i suoi colpi d’inizio gioco ed è stato molto pericoloso pure in risposta.
Nello scambio il Cobbo ha giocato alla pari con il più quotato avversario, ma per gran parte dell’incontro è stato il polacco a condurre le danze, soprattutto quando il Top 10 polacco è riuscito ad evitare che lo scambio si allungasse troppo, entrando in territorio favorevole alle doti di palleggiatore dell’azzurro. In ogni caso ottimo torneo per Flavio, che per ora può dirsi completamente soddisfatto della sua tournée americana.
Di seguito, l’accoppiamento completo dei magnifici otto ai quarti di finale del Masters 1000 di Cincinnati:
Sinner – Rublev
Zverev – Shelton
Hurkacz – Tiafoe
Draper – Rune