5. Australian Open, ottavi di finale: Tennys Sandgren batte Dominic Thiem 6-2 4-6 7-6 (4) 6-7 (7) 6-3
Il tennista americano, prima di questo exploit a Melbourne, era praticamente sconosciuto al grande pubblico; infatti chi lo ha visto per la prima volta in TV ha pensato ad un clone di David Nalbandian, tanto è marcata la somiglianza. Ma Tennys Sandgren ha mostrato in questo slam di essere un giocatore mai sottovalutabile, con dei limiti tecnici sì, ma certamente non incapace di giocare bene e aggressivo. Dominic Thiem, in questa partita, doveva e poteva vincere, ma il suo tennis angosciante, per i temibili e inappellabili campi in cemento, non gli permette di essere letale quando serve, perché la propensione a commettere un non-forzato nei momenti clou lo conduce spesso verso incredibili disfatte, come in questo caso. Per Sandgren questo risultato ha rappresentato un’occasione irripetibile che si interromperà ai quarti contro il fenomeno Chung, capace come lui di estromettere dal torneo il sei volte campione Djokovic.
11 comments
Ancora non mi capacito di come Nole abbia potuto perdere da Taro Daniel. Ok che non era al meglio, ma diamine… Mi ha causato un vero imbarazzo.
Sì Daniela, è stato forse il momento più basso della sua carriera, ma la sconfitta contro Ceck è stata più sanguinosa. Nessuno si aspettava un simile epilogo, dopo i buoni segnali visti a Roma e la precedente partita con Verdasco.
Giuliana Cau Vero, ma Cecchinato ha dimostrato di saperci giocare sulla terra. Magari, se lui fosse stato al meglio, sarebbe stata più difficile per Cecchinato da vincere… Ma Nole poi ha fatto un finale di stagione da paura. Vincendo pressoché ovunque.
Da quel momento è ripartito. Certo è che le scoppole con Daniel, Paire e Klizan sono state allucinanti. Dopo un’ora di gioco era a terra. Vincere Wimbledon si è rivelato fondamentale.
Giuliana Cau Vero, ha fatto un Wimbledon eccezionale. Ho un piccolo rimpianto per quanto riguarda Federer lì. Se non avesse perso da Anderson… Comunque sia, vedremo nel 2019 cosa accadrà. Ci sono tanti giovani che stanno facendosi notare, e non considererei per nulla gli Slam già decisi in partenza. Resteranno favoriti i vari Federer, Nole e Nadal, ma non faranno di certo da comprimari tutti gli altri. Davvero non vedo l’ora che ricominci la stagione… Saranno tutti Slam molto accattivanti da vedere.
Speriamo. Negli ultimi 2 anni solo gli AO sono stati davvero “entusiasmanti”. Salvo gli ultimi US Open dove si sono viste partite bellissime, a parte le semi e la finale.
Giuliana Cau parte del merito va anche data a Nadal… a me lui non piace, ma ha lottato fino a che ha potuto.
Daniela sicuramente.
Grazie per il pezzo che riepiloga…un pezzo della stagione, quello del disonore e della vergogna: le sconfitte a sorpresa dei favoriti e dei migliori. Relativamente giustificate (data l’età) quelle di Federer, scorate e apparentemente drammatiche quelle di Djokovic (poi ci sarà la riscossa), inattese e segno di ancora scarsa maturità quelle di Zverev. E comunque sia, senza questi match contro pronostico il tennis sarebbe uno sport molto meno interessante da seguire. Gustoso il finale dell’articolo che lancia uno sguardo sull’imminente stagione 2019. Concordo sulla definizione del 2018 come anno di transizione tra vecchia e nuova generazione, il 2019, a rigor di logica, accentuerà questo andamento. I giovani si prenderanno il loro spazio e questo loro…”spazio vitale” sarà sempre più esteso ed importante.
Grazie Nick. Io, per questioni di età, mi schiero ancora per anno coi Druidi 😉
Giuliana Cau Io invece, proprio per questioni d’età, mi schiero convitamente a fianco degli Elfi, perchè quelli come me non li sopporto proprio ! 😀