ATP MASTER 1000 PARIGI
Come d’abitudine nei Master 1000, la giornata di giovedi offre un gustoso condensato qualitativo del meglio che il palinsesto tennistico possa offrire. Novak Djokovic proverà a dare un senso alla propria stagione, guadagnando i quarti di finale nell’ultimo 1000 dell’anno.
Il serbo sta vivendo il momento più critico dell’infausto 2015, data la perdurante successione di insuccessi (Djokovic non solleva un trofeo dal remoto 15 Ottobre). La sfida contro Gilles Simon potrebbe fungere da trampolino per un onorevole finale di stagione. Nole domina negli scontri diretti per nove successi ad uno, passivo ancor più sconfortante per il francese considerando la distanza temporale intercorsa dal suo primo ed unico successo (Marsiglia 2008).
Andy Murray, dopo aver sottoposto il povero Borna Coric ad una salutare sodomizzazione tennistica, darà vita ad una simulazione della prossima finale di Coppa Davis, nella sfida che lo vedrà opposto al belga David Goffin. Sebbene l’ultimo atto della competizione a squadre sia in programma sul rosso di Gent, lo scontro di domani potrebbe comunque fornire elementi probanti in proiezione Davis, data l’estrema lentezza del cemento parigino.
Giunge nel miglior momento possibile l’incontro tra David Ferrer e Grigor Dimitrov. In qualsiasi altro periodo dell’anno, infatti, il bulgaro avrebbe affrontato l’impegno con l’iberico gravato da un’insuperabile rassegnazione preventiva. Grigor, dopo aver vissuto la peggiore stagione della sua carriera, sta progressivamente accrescendo il proprio livello di gioco, grazie al sapiente contributo del nuovo allenatore: l’argentino Franco Davin, già coach di Del Potro.
Kei Nishikori dovrà vedersela con l’insospettabile bestia nera Richard Gasquet. Scorrendo l’elenco dei precedenti, sconcerto e sbigottimento la fanno da padrone: 12 set a 1 in favore del francese.
Nessun grattacapo in vista per Roger Federer. Lo svizzero ha sempre dimostrato di trovarsi a proprio agio contro John Isner, spauracchio di molti colleghi, ma avversario tradizionalmente malleabile per il monarca, grazie alla facilità con cui Roger riesce a disinnescare il fotonico servizio dello statunitense
WTA ELITE TROPHY ZHUHAI
Come se non bastasse la penuria di contenuti tecnici offerta dal rinunciabile Master B, la rassegna cinese domani ci sottoporrà ad un’ulteriore afflizione tennistica: Sara Errani sarà costretta ad affrontare il secondo impegno del proprio girone con la consapevolezza di essere già eliminata. Fatale alla bolognese, dopo la sconfitta all’esordio con Jelena Jankovic, il successo di Pliskova proprio sulla serba in tre set. Nel computo totale dei set a Sarita non sarebbe sufficiente nemmeno una vittoria in due set.
Venus Williams domani avrà l’opportunità, dopo più di un lustro, di rientrare nella top 10. Alla statunitense sarà sufficiente una vittoria contro la cinese Zhang, partecipante abusiva al parodistico Master, per avere la garanzia di sottrarre la decima posizione del ranking Wta all’elvetica Bacsinszky.