Come plasmare campioni: dalla mitica Bollettieri Academy all’italiano Piatti Tennis Center

Nick Bollettieri è senz’altro la figura iconica di coach, un esempio che ha fatto scuola e un modello esportato nel mondo. La sua nota Academy di Bradenton è nata in Florida nel 1978 e, scandita dal mantra “corri e tira“, ha formato alcuni dei nomi più importanti del tennis mondiale come Seles, Agassi, Courier, Jankovic, Sharapova, Haas, Venus Williams, diventati punti di riferimento di qualsiasi famiglia che voglia investire le proprie fortune sulla carriera tennistica dei figli. L’impronta dell’87enne allenatore statunitense, attraverso la ripetitività dei gesti, l’abnegazione e la dedizione al sacrificio, ha cambiato l’attitudine di un tennista, segnando la strada non solo tecnica dell’atleta ma anche organizzativa ed affaristica del coaching.

Quando si parla di Academy non si può non citare Patrick Mouratoglou, che non solo ha rilanciato una campionessa come Serena Williams, ma ha anche gestito i vari Baghdatis, Dimitrov, Chardy, Pavlyuchenkova e l’azzurra Giorgi, affidandoli ad altri tecnici specifici. Capitolo Italia. Oggi il top degli allenatori nostrani è Riccardo Piatti, che nella sua moderna Academy di Bordighera accoglie allievi di sicuro affidamento, vedi Coric e la promessa azzurra Sinner.

Sempre più successo riscuotono, invece, le collaborazioni con i coach ex giocatori. Un nome esperto e affidabile è quello del croato ex n. 6 del mondo e già guida di diversi team di Davis Niki Pilic, che presso la sua accademia in Germania ha preso sotto la sua ala protettiva Ivanisevic, Djokovic, Gulbis e la Sevastova. Un allenatore spesso sottovalutato, ma più propenso alla presenza stabile al fianco dell’allievo, è Marian Vajda, che ha portato Djokovic all’apice del tennis mondiale. Il n. 1 dei super-coach del momento è senza dubbio Ivan Ljubicic, ex n. 3 del mondo e semifinalista a Parigi, che sta svolgendo un eccelso lavoro con Federer, rilanciandolo in modo quasi inatteso. In Italia, invece, si stanno costruendo una certa credibilità Vincenzo Santopadre, guida sicura del rampante Berrettini, e Gipo Arbino, attuale tecnico della sorpresa azzurra del 2019 Sonego.

Sebastiano De Caro

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