Non è del tutto una sorpresa l’eliminazione di Rafael Nadal nel 2° turno del Master 1000 di Cincinnati contro Borna Coric.
Rafa era al rientro dopo lo strappo agli addominali subìto nel quarto di finale di Wimbledon contro Taylor Fritz, e lo faceva in un campo che non è tra i suoi preferiti, con delle condizioni che non sono assolutamente le sue preferite: di sera e con l’umidità data dall’interruzione per pioggia.
Coric, dopo un’operazione chirurgica alla spalla destra e uno stop di circa un anno, è tornato alle competizioni ormai dal mese di marzo e al 1° turno ha avuto la meglio di Lorenzo Musetti grazie ad una maggiore aggressività e ad una grande prestazione al servizio.
Si nota sin dalla partenza come Nadal non sia al 100%, non tanto fisicamente, quanto tennisticamente, e non a suo agio con la velocità della superficie. I suoi fondamentali non danno fastidio a Coric, e il suo dritto incrociato va a impattare sul colpo migliore del croato, il rovescio.
Coric dal canto suo riparte da dove aveva lasciato nel match contro Musetti, conferma le buone impressioni, e concede a Nadal una sola palla break in tutto il primo parziale.
Dopo un’interruzione per pioggia, il 36enne di Manacor non approfitta di un Coric non ripartito al massimo dai blocchi, e a decidere il primo set è quindi il tie-break.
Errori gravi, tattici e di esecuzione, di Nadal, soprattutto quello su uno dei due set point a suo favore, con il servizio a disposizione sul 6-5, non vengono perdonati da Coric, incredibilmente più cinico del 22 volte campione Slam. Emblematico il set point decisivo, regalato con un doppio fallo da Nadal. Borna si prende il tie-break per 11 punti a 9.
Se c’è qualcuno in grado di reagire a tutte le difficoltà del caso è Rafa, e lo fa.
Sul 3-3 del secondo set Nadal strappa per la prima volta nel match il servizio a Coric, e chiudendo per 6-4 porta la partita al terzo e decisivo set.
I problemi di Nadal però rimangono, lo spagnolo è troppo difensivo, e forse oggi non ha la fiducia necessaria per fare altrimenti.
Coric continua a martellare, con il servizio e con i colpi da fondo, e il dritto, da sempre suo punto debole, non è da meno.
Altri omaggi dell’attuale numero 2 del ranking, e sul 3-2 arriva il primo break del match in favore del croato. L’allungo è decisivo e Coric chiude per 7-6 4-6 6-3.
Per Rafa ora ci sarà circa una settimana e mezzo di allenamento per migliorare la sua condizione prima dell’ultimo Slam della stagione, e per condurre a New York l’assalto alla prima posizione mondiale.
Per Coric è invece un primo, grande, passo per provare a tornare ai livelli con cui ha raggiunto anche un quarto di finale agli US Open.
Per lui agli ottavi la prova del nove Bautista Agut, che si è liberato di Giron con un doppio 6-3.