Manca sempre meno all’inizio delle ATP Finals di Londra che segneranno la fine – tennisticamente parlando – di questo tribolato 2020.
Due gli esordienti che scenderanno in campo alla O2 arena: Andrey Rublev e Diego Schwartzman mentre Novak Djokovic cercherà di massimizzare al massimo l’assenza di Roger Federer per eguagliare il suo record di successi.
Con il numero 1 del ranking ATP arriva a Londra da favorito anche Rafa Nadal. Lo spagnolo è ancora a caccia della prima vittoria in carriera nella Finals e, il lungo stop imposto dalla pandemia potrebbe rivelarsi uno dei suoi grandi alleati.
Proverà invece a bissare il successo dello scorso anno Stefanos Tsitsipas con Dominic Thiem pronto invece a cercare – e centrare – la sua rivincita dopo la sconfitta in finale lo scorso anno. Completano il quadro dei migliori 8 Daniil Medvedev e Alexander Zverev.
I giocatori però non avranno vita facile, e non solo in campo. Gli organizzatori infatti hanno stilato un rigido protocollo a cui tutti dovranno attenersi in maniera scrupolosa, pena l’eliminazione automatica del giocatore dalla competizione.
La pandemia di covid-19 non ha lasciato tregua anzi, la situazione in Europa ha già raggiunto il “livello d’allarme, ed è per questo motivo che non saranno concessi “sgarri”. Tutti i partecipanti non potranno avere al seguito più di 3 persone e dovranno raggiungere Londra entro giovedì mattina.
Dopo aver sostenuto il test PCR obbligo di non lasciare la propria stanza all’InterContintal, l’albergo scelto come sede. Quello sarà l’unico esame anti-covid che sarà effettuato durante tutta la competizione a meno che qualcuno non presenti sintomi durante la sua permanenza nella “bolla”.
Infine, nessun giudice di linea presente in campo durante le ATP Finals. Per ogni controversia o per ogni decisione da prendere si ci affiderà alla tecnologia.