Covid-19, niente tappa in Cina per l’ATP: e l’Italia sorride

L’ATP ha confermato attraverso un comunicato la cancellazione dello swing cinese del 2022 a causa delle restrizioni anti COVID-19 molto rigide ancora in vigore in Cina. Non si giocheranno dunque i tornei di Pechino, Chengdu, Zhuhai e nemmeno il Masters 1000 di Shanghai

Niente tappa in Cina, per il terzo anno consecutivo, per l’ATP. Una notizia facilmente immaginabile ma che arriva proprio mentre si sta disputando il torneo 500 di Amburgo. Con la cancellazione degli appuntamenti asiatici nuovi eventi entreranno in calendario con l’Italia che si prepara ad ospitare due nuovi tornei.

Ottobre sarà un mese ricco di grande tennis per il Bel Paese pronto a dare il benvenuto ai due ATP 250 che si svolgeranno rispettivamente a Firenze, indoor e in programma dal 10 al 16, e Napoli che invece sarà outdoor e prenderà il via dal giorno successivo, dal 17 al 23. 

Le restrizioni rigide in vigore per limitare la diffusione del Covid-19 presenti in Cina, infatti, non permetterebbero il regolare svolgimento dei tornei di di Pechino, Chengdu, Zhuhai e il Master 1000 di Shangai. Non subisce variazioni, almeno per il momento, il 500 di Tokyo mentre viene promosso a torneo della stessa categoria anche quello di Nur-Sultan in Kazakistan.

Oltre ai nuovi tornei “azzurri” si giocheranno anche quelli di San Diego, Gijon, Seul e Tel Aviv. Tutti gli altri eventi verranno disputati come da calendario originario, culminando con il gran finale – sempre in Italia – con le Next Gen di Milano e le ATP Finals di Torino.

Come sport globale, continuiamo a gestire gli effetti della pandemia . Le cancellazioni degli eventi sono una sfortunata realtà, auguriamo il meglio ai membri interessati e i fan” spiega il presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi che poi continua: “Allo stesso tempo, è incredibilmente incoraggiante come molte grandi città si facciano avanti per ospitare il tennis dell’ATP Tour in questa stagione. Ciò dimostra il forte interesse internazionale per il nostro prodotto e convalida l’approccio che abbiamo adottato per rispondere a circostanze in rapido mutamento”.

Melania Malavenda

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