Internazionali Bnl d’Italia, giornata dedicata agli incontri di secondo turno, parte alta del tabellone maschile, finalmente con i pezzi da 90 in campo, e pure una bella sfilza di azzurri da commentare.
Primo italiano in assoluto impegnato oggi, Lorenzo Musetti, opposto sul Centrale al qualificato francese Terence Atmane, 22enne mancino, n° 137 al mondo, dal tennis aggressivo ed esplosivo. Vince per ritiro del toscano proprio il tennista transalpino, avvenuto sul punteggio di 7-5 1-0 a suo favore. Terence approfitta così dell’abbandono del Muso per accedere al terzo turno, dove incontrerà il bulgaro dal tennis fatato, Grigor Dimitrov.
Per l’italiano, fatali gli strascichi dovuti ad un virus intestinale che lo ha debilitato nella giornata di ieri, pregiudicandone in modo irreparabile la prestazione odierna.
Continua purtroppo il periodo grigio per il carrarino, che non riesce più per un motivo od un altro ad esprimere il tennis che lo ha portato fino alla posizione n°15 al Mondo nel Giugno del 2023.
Secondo azzurro in campo, sulla Grand Stand Arena in questo caso, Luciano Darderi, opposto a Mariano Navone, testa di serie n°28 del seeding e on fire ormai da parecchi mesi, nella rivincita della recente sfida di semifinale andata in scena a Cagliari e vinta proprio dal 23enne argentino.
Con Darderi sotto 3-2 nei precedenti, quale miglior luogo per vendicarsi e pareggiare il conto, se non proprio qui al Foro Italico, sospinto dal caloroso tifo del pubblico romano? Ed andata proprio così, con il Dardo che chiude la pratica Navoneta col punteggio di 6-3 6-2 in 1 ora e 33 minuti di match.
Incontro sempre condotto al comando delle operazioni dopo un inizio un po’ complicato, in cui l’azzurro si è trovato sotto per 3-1, e dunque niente a che vedere con le fatiche quasi erculee profuse dall’italiano nel complicatissimo incontro precedente disputato con il canadese Shapovalov. Prossimo turno di fuego, con Alexander Zverev, che in questo periodo sull’argilla parrebbe quasi abbordabile da uno in forma come il Luli.
Terzo italiano in lizza, Flavio Cobolli, che ancora sulla Grand Stand Arena del Foro Italico ha incrociato la racchetta con l’americano Sebastian Korda, testa di serie n°24 del tabellone capitolino. Purtroppo, dopo praticamente una quarta guerra punica durata la bellezza di tre set e 2 ore e 43 minuti di gioco, Korda supera il Cobbo, vero beniamino di casa, col punteggio di 7-6 4-6 6-4 in un match equilibratissimo, tant’è che Sebastian si è aggiudicato complessivamente un solo punto in più di Flavio, 110 a 109.
Nonostante il pubblico totalmente schierato a favore dell’azzurro, forse al 50% parenti ed al 50% amici del cuore, la superficie più congeniale all’italiano e la garra cobolliana mai venuta meno, l’americano dotato di un tennis facile e fluido ha vinto perché ha giocato meglio e con più freddezza i punti decisivi del match, come nel Tie-break del primo parziale e nell’ultimo game del terzo set quando ha strappato il servizio in modo decisivo all’italiano, in quel momento forse sotto pressione più di Korda per la delicatezza del momento.
Purtroppo l’italiano ha sprecato anche un break di vantaggio nella frazione decisiva, a riprova che a questi livelli stratosferici di tennis l’aspetto mentale fa spesso la differenza tra vittoria e sconfitta.
Quarto italiano in gara, sul campo 2, Francesco Passaro che dopo aver superato qualificazioni ed in lotta il francese Rinderknech al primo turno, ha trovato sulla sua strada l’olandese Tallon Griekspoor, testa di serie n°23 al Master 1000 romano, al quale non è parso vero di battagliare con un italiano che non fosse Jannik Sinner.
Ma a quanto pare l’olandese i giocatori tricolore li soffre maledettamente, dato che l’italiano vince in rimonta una battaglia campale di 2 ore e 21 minuti al tie break del terzo set col punteggio di 4-6 6-3 7-6 (5),
Chiudendo la partita nel tripudio generale con uno splendido passante lungolinea di rovescio, il perugino firma la vera impresa azzurra di giornata, meritandosi senza se e senza ma l’accesso al terzo turno, dove affronterà il portoghese Nuno Borges, uscito vittorioso dal suo match con l’istrionico kazaco Bublik.
Quasi in contemporanea a Passaro, sempre sulla Grand Stand Arena, è andato in scena il ligure Fabio Fognini. Partita sulla carta dura per il taggiasco, che aveva già onorato alla grande la Wild Card offerta dagli organizzatori superando al primo turno quasi notturno ed in rimonta l’inglese Daniel Evans.
Suo avversario di giornata, l’americano Taylor Fritz, 11esima forza del seeding, ovviamente all’esordio, che ha dimostrato con gli ultimi risultati ottenuti sul rosso a Monaco e a Madrid di sapersi destreggiare benissimo anche sul questa superficie.
Vince il giocatore più forte, il tennista Star & Stripes, che supera il nostro veterano mai domo col punteggio di 6-3 6-4 in 1 ora e 19 minuti, non perché più giovane o più riposato, Fabio ha lottato come un leone dall’inizio alla fine, ma semplicemente grazie al servizio che lo ha aiutato nei momenti in cui il Fogna in risposta avrebbe potuto mettere in seria difficoltà l’avversario.
Prossimo incontro per Taylor, bel derby americano con Sebastian Korda.
Sesto ed ultimo azzurro in gara oggi, la Wild Card Matteo Gigante che sul leggendario Pietrangeli ha incontrato la testa di serie n°20 al Foro italico, l’argentino Francisco Cerundolo.
Niente da fare per l’italiano che viene sconfitto dall’esperto giocatore sudamericano col punteggio di 6-1 6-3 in 1 ora e 17 minuti. Troppo alto l’ostacolo sudamericano per il nostro mancino 22enne.
Per quanto riguarda i giocatori di un colore differente dall’azzurro, il portoghese Nuno Borges approfitta della scarsa attitudine alla terra rossa del kazaco Alexander Bublik , testa di serie n°15 del seeding, per superarlo con un duplice 6-4.
Per quanto mi riguarda, non si tratta di una vera e propria sorpresa, tenuto altresì conto dell’ottimo stato di forma del n°53 al mondo e dell’avversione di Cavallo Pazzo alle partite mattutine, come da lui più volte dichiarato in conferenza a stampa.
Esordio piuttosto sul velluto made in Australia per il tedesco Alexander Zverev, testa di serie n° 3 al Foro italico, che in 1 ora e 19 liquida piuttosto agevolmente l’aussie Aleksandar Vukic, n°70 del Ranking ATP, col punteggio di 6-0 6-3.
Poco da segnalare in una partita quasi a senso unico, se non il fatto che il tedesco sarà il prossimo avversario di Luciano Darderi.
Grigor Dimitrov, prepotentemente rientrato in Top Ten ed ottava forza del seeding romano, ha avuto ragione in due set del giapponese Yoshihito Nishioka, n°80 del Mondo col punteggio di 7-5 6-4 in 1 ora e 37 minuti di gioco.
Avversario di terzo turno, come dicevamo, il francese Atmane, approdato al match col bulgaro grazie al ritiro di Lorenzo Musetti.
Vittoria sudatissima in rimonta per Ben Shelton, n°12 del seeding, che ha avuto bisogno di 2 ore e 38 minuti di gioco per piegare la resistenza del russo Pavel Kotov, col punteggio di 4-6 6-3 6-3
Kotov aveva già messo piuttosto in difficoltà Jannik Sinner a Madrid, nella famosa partita del dolore all’anca, ed è riuscito a creare molti problemi anche all’americano, non certo un vero specialista del rosso.
Prossimo avversario per Ben, il cinese Zhizhen Zhang, giustiziere del francese Adrian Mannarino col punteggio di 6-1 6-3.
Risultato secondo pronostico quello scaturito dal match che ha visto opposti il russo Karen Kachanov ed il kazaco Alexander Shevchenko: 6-4 6-4 in 1 ora e 41 minuti di gioco a favore del tennista di origini armene.
Karen al prossimo turno incontrerà Francisco Cerundolo, giustiziere del nostro Matteo Gigante.
Partita complicata per uno dei giocatori più in forma di questo periodo, alla luce dei bei risultati ottenuti a Montecarlo e Barcellona. Stiamo parlando ovviamente di Casper Ruud, quinta forza del tabellone, opposto al serbo Miomir Kecmanovic, n°58 al mondo.
Incontro talmente complesso che dopo aver dominato il primo set col punteggio di 6-0, il norvegese si fa rimontare dal giocatore dell’Est che vince i due successivi parziali col punteggio di 6-4 6-4 , dopo 2 ore e 18 minuti di gioco.
Autore della sorpresa di giornata, Miomir al prossimo turno sfiderà il brasiliano Thiago Monteiro che ha sconfitto l’australiano Jordan Thompson, testa di seria n°32 col punteggio di 6-1 6-3.
Molta curiosità ed interesse circondava alla vigilia il rientro in campo numero 1 al mondo Novak Djokovic opposto ad uno dei giocatori più fantasiosi del circuito, il Lucky Looser Corentin Moutet, purtroppo per lui spesso vittima del suo stesso carattere fumantino.
Vittoria senza troppe sorprese, quella ottenuta dal serbo in crescendo ai danni del transalpino, col punteggio di 6-3 6-1 in 1 ora e 24 minuti. Gag simpaticissima del francese, che dopo numerosi squilli di un cellulare, corre al suo borsone per rispondere al telefono. Risate generali, Djoker compreso.
Suo prossimo avversario, il cileno Alejandro Tabilo, 32 al mondo, che ha sconfitto il tedesco Yannick Hanfmann con lo score di 6-3 7-6 (4). Viste le importanti assenze, Nole è sicuramente uno dei favoriti per la vittoria finale, ammesso che riesca ad entrare in palla, superando un paio di turni di riscaldamento.
Purtroppo al termine dell’incontro, mentre il serbo si stava dedicando alla firma degli autografi, è stato colpito alla testa da una borraccia proveniente dalle tribune. Ferito e scosso, gli addetti lo hanno accompagnato fuori dal campo per sottoporlo alle cure del caso. Le autorità preposte stanno indagando sull’increscioso fatto, per stabilire se sia stato un incidente oppure un atto deliberato.