In una intervista concessa a Elite Sport “Ferru il combattente” si racconta e ripercorre i tanti momenti della sua lunghissima e splendida carriera.
Parla il guerriero venuto dalla provincia di Alicante e, soprattutto, riconosce il valore assoluto che lo sport ha avuto nel formarlo come uomo, prima che come tennista.
Negli anni giovanili , molti sono stati i momenti difficili per lui e tante le reazioni scomposte , soprattutto dinanzi alle sconfitte.
Una sconfitta su tutte sembra aver contribuito al cambiamento di approccio di David verso il tennis; una sconfitta che l’ha “formato” più di tutte: quella subita dal diciottenne Kei Nishikori agli US Open del 2008. David, allora un Top Five, esce sconfitto al quinto set nel terzo turno dello Slam newyorkese. Da quel giorno per lui fu chiaro quanto nel tennis fosse importante l’aspetto mentale :
“Nel tennis bisogna abituarsi a perdere perché alla fine, in questo sport, si perde ogni settimana. Nella sconfitta, la cosa importante è avere rispetto per il tuo avversario , così come bisogna averlo nella vittoria. Devi saper cadere ma, soprattutto, devi saperne uscire in fretta , imparando da quella caduta”.
Gli “strumenti” per gestire la sconfitta sono dunque fondamentali per maturare.
Una maturazione forse lenta, ma costante ed ormai completa.
David, infine, descrive una sensazione che lo accompagna da tempo e che è divenuta sempre più netta negli ultimi anni ; il tennis non uscirà mai dalla sua vita:
“ A me il tennis non deve nulla anzi, io devo tutto al tennis. Il tennis è la mia vita ed è certo che continuerò a rimanere legato a questo sport anche in futuro, legato a questo sport che mi ha dato tanto”.
0 comments
Numero 1