David Ferrer e Tomas Berdych: due tennisti diametralmente opposti, ma dal destino quasi comune; i due infatti si sono dati battaglia nelle posizione nobili della classifica mondiale per svariati anni, ma nell’ultimo periodo sembrano aver calato il proprio livello finendo per essere risucchiati quasi nel dimenticatoio.
L’attenzione del mondo tennis infatti è stata concentrata sui Big Four e lo spagnolo e il ceco non sono stati in grado di competere contro Djokovic, Murray, Nadal e Federer, senza contare anche Wawrinka, Del Potro, Cilic e Nishikori che sono stabilmente più avanti di loro. Berdych vanta una finale di Wimbledon, Ferrer una al Roland Garros: entrambi hanno sfiorato il sogno di uno slam (battuti tutti e due nell’atto conclusivo da Nadal), ma per motivi differenti la loro carriera sembra giunta sul viale del tramonto.
Lo spagnolo è sempre stato famoso più per la caparbietà, la tenacia e il costante impegno in campo più che per il talento vero e proprio; il 2016 è stato il suo anno peggiore con nessun trofeo vinto e i 34 anni sulla carta d’identità cominciano a farsi sentire. Come soluzione, Ferrer ha cambiato racchetta sul finire dell’anno finendo però per perdere sicurezza e convinzione nei propri mezzi, tanto da finire la stagione al 21esimo posto della classifica mondiale.
Il ceco invece occupa la posizione numero 14, ma a 31 anni il suo fisico sembra piano piano abbandonarlo. La sua struttura fisica infatti, possente e ad-hoc per il tennis, non supporta più il suo gioco potente e aggressivo e non sono mancate così sconfitte brucianti (come il 6-0 6-0 contro Goffin a Roma). Nonostante l’improvviso cambio di allenatore con l’arrivo di Valverdù, non si sono visti grandi progressi tanto da abbandonarlo nuovamente poco tempo dopo.
Per entrambi l’età è ormai un peso dal quale è difficile riuscire a far riemergere il tennis migliore espresso negli ultimi anni, ma in questo sport la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Crederci sempre è d’obbligo, senza illudersi e senza essere nostalgici di un passato non sfruttato al massimo: Berdych e Ferrer, due grandi giocatori senza la ciliegina sulla torta.