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Davide Oldani: “Concentrazione, rigore e semplicità sono gli ingredienti del successo di Federer”

Lo spot Barilla è stato un gran successo, tutto grazie a due grandi protagonisti: il numero uno degli chef Davide Oldani ed il numero uno del tennis Roger Federer, che per qualche minuto si è tolto le vesti di maestro ed è diventato allievo. Intervistato da Ubitennis, lo chef milanese si è raccontato a tutto tondo, parlando anche delle sue esperienze con lo sport.

LE ESPERIENZE SPORTIVE – Da ragazzo è stato molto a contatto con il mondo dello sport, precisamente con il calcio, infatti da ragazzo ha militato in serie C con la Rhodense, una squadra della sua città, prima però di esser fermato da un brutto infortunio, dedicandosi definitivamente al mondo della cucina, dove ha raggiunto traguardi eccellenti. Durante le pause ha avuto modo di chiacchierare con l’elvetico riguardo il mondo tennistico: “Sono cresciuto nel mito di Borg, ammetto che per me il primo rovescio è stato quello a due mani, da robot, completamente diverso da Roger. Durante le riprese abbiamo parlato molto ed è stato interessante poter comunicare dei nostri ambiti. Io gli chiedevo del tennis, lui mi faceva domande sulla cucina.Roger è una persona estremamente intelligente: si è messo in gioco, ha voluto la tenuta da chef, è stato al contempo molto umile e molto professionale“

INGREDIENTI DEL SUCCESSO – Continua l’intervista lo chef Oldani svelando alcuni importanti segreti per essere sempre al top nel mondo dello sport: “Rigore, equilibrio e semplicità  sono questi gli ingredienti fondamentali per avere successo anche nello sport, insieme a un elemento imprescindibile: La concentrazione. È la chiave per poter innescare un circolo di eventi che portano al top. Solo con la concentrazione si può produrre il massimo dello sforzo e migliorare in allenamento, e di conseguenza ottenere quella serenità personale che può poi sfociare in tranquillità familiare. Federer ne è l’esempio: anche nel girare lo spot non si è distratto un attimo, e non è un caso che il suo nucleo familiare e di relazioni sia così solido. Borg, al contrario, era divorato da turbe interiori e si è ritirato prestissimo”.

SCELTE CONTROVERSE – Conclude l’intervista motivando una scelta che ha fatto molto discutere tra il pubblico, la sostituzione del basilico con la menta: “Un’innovazione può essere ottenuta solo quando si ha cultura, conoscenza. Per utilizzare la menta ho preso in considerazione le caratteristiche mentolate del basilico, quindi non si tratta di un cambiamento estremo.” Fa poi riferimenti anche ai cambiamenti apportati dallo svizzero: “Il rovescio di Roger è esempio: soltanto conoscendo se stesso a fondo poteva guardarsi dentro e reinventarsi, innovarsi come ha fatto nell’ultima stagione. Comprendere il background, delle materie o di se stessi, è fondamentale”.

FONTE: Ubitennis.com

Lino Di Bonito

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