Juan Martin Del Potro, 29 anni, è sicuramente uno dei giocatori del momento, dopo essere ritornato nella top 10 a Gennaio di quest’anno, per la prima volta dal 4 Agosto del 2014. L’inizio del 2018 dell’argentino è stato promettente, con la finale raggiunta al torneo ATP 250 di Auckland (battuto da Bautista-Agut) ed il terzo turno agli Australian Open, dove è stato sconfitto da un Tomas Berdych in ottima forma.
L’attuale n.10 del mondo ha superato almeno il primo turno negli ultimi 23 tornei disputati, ed almeno due turni negli ultimi sei tornei. Questa settimana è impegnato in Florida, a Delray Beach, nel torneo ATP 250 in cui ha raggiunto almeno la semifinale nelle tre edizioni disputate, e in cui ha conquistato il titolo nel 2011 in finale contro Janko Tipsarevic. Nel primo turno giocato ieri notte, l’argentino, testa di serie n.2 del tabellone, ha battuto il francese Jeremy Chardy con un convincente 6/2 6/4.
I risultati e i numeri dunque, dicono che “Delpo” è tornato ai vertici del tennis mondiale. Ma l’ATP, che lo ha intervistato proprio a Delray Beach, gli ha domandato se si sente veramente ritornato ai livelli in cui si trovava prima della tanto discussa serie di interventi chirurgici al polso – tre a quello sinistro e uno a quello destro- che lo ha lasciato fuori dai campi da tennis tanto a lungo.
Il gigante di Tandil replica che non è tanto una questione di classifica, quanto di salute fisica: “Sono davvero felice di giocare ancora a tennis dopo tutti i problemi che ho avuto, e dopo tutti quegli interventi subiti non mi sarei mai aspettato di tornare fra i primi 10 del mondo; ora sono di nuovo in quel gruppo, ed è magnifico. Ma devo ancora migliorare alcuni aspetti nel mio gioco, e non vedo l’ora di farlo”.
In particolare, Del Potro sta lavorando molto sul rovescio, colpo che giocava solamente in slice durante le prime apparizioni dopo il lungo stop, ma che poi ha gradualmente ricominciato a giocare usando il top spin, man mano che il polso migliorava. L’argentino sta inoltre lavorando sul suo gioco di volo, con l’obiettivo di chiudere più punti a rete, anche approfittando delle sue lunghe leve.
Fernando Gonzalez, ex tennista n.5 del mondo, presente questa settimana a Delray Beach per l’ evento ATP Champions Tour, ha dichiarato che questa potrebbe essere la prossima fase dell’evoluzione di Del Potro, ossia quella di scendere più di frequente a rete per accorciare gli scambi da fondocampo e risparmiare energie preziose, visto che Juan Martin è alla soglia dei 30 anni.
Il tennista argentino, che nel 2011 e nel 2016 ha ricevuto dall’ATP il premio “Comeback Player of the Year”, sta lavorando sotto la guida del connazionale Sebastian Prieto, con cui ha iniziato una collaborazione dagli U.S. Open del 2017. “Direi che stiamo lavorando bene, visto che sono tornato nella top 10 e ho ottenuto buoni risultati dagli U.S. Open dell’anno scorso”. Del Potro si dice anche contento di essere tornato a Delray Beach, torneo dove ha sempre ottenuto buoni risultati. “E’ un torneo bellissimo, sul campo centrale c’è sempre una grande atmosfera; inoltre per me questo torneo è un’ottima opzione per iniziare questo periodo della stagione, in vista dei tornei futuri, che saranno molto importanti. Un torneo conveniente per il mio calendario, unito ad una bella città e a delle ottime strutture: ecco perchè ci torno sempre volentieri”
Al secondo turno Del Potro se la vedrà al contro il giovane statunitense Frances Tiafoe, che ha battuto a sopresa per 2/6 6/3 7/6(4) il connazionale Sam Querrey, n.12 del mondo e finalista all’ATP 250 di New York la scorsa settimana. Tiafoe è un dichiarato ammiratore e sostenitore del campione argentino. I confronti precedenti sono di 2-0 in favore di Del Potro.