Zverev e la sfida della rinascita a Monte-Carlo: “Farò di tutto per tornare a vincere”

Un nuovo inizio sulla terra rossa

Il Masters 1000 di Monte-Carlo non è solo il primo grande appuntamento della stagione su terra battuta: per Alexander Zverev rappresenta una vera e propria occasione di riscatto. Dopo mesi complicati, segnati da problemi fisici e da una dolorosa sconfitta nella finale degli Australian Open, il tedesco è alla ricerca non solo di risultati, ma soprattutto di se stesso.

“Vincere le partite è la parte principale per costruire la fiducia e entrare nella giusta mentalità”, ha dichiarato il numero 2 del mondo alla vigilia del torneo. Ed è proprio la fiducia, quella vera, profonda, che Zverev sembra aver smarrito lungo il cammino.

Le ferite di Melbourne

Il 2025 era iniziato con grandi aspettative, culminate nella sua terza finale Slam in carriera. Ma la netta sconfitta contro Jannik Sinner in Australia ha lasciato strascichi evidenti. “Ero arrabbiato, stanco, mentalmente a terra. E non mi sono preso il tempo di digerire quella sconfitta”, ha ammesso.

Invece di fermarsi e recuperare, Zverev ha scelto di partire subito per il Sud America, rispettando gli impegni contrattuali già fissati. Una scelta che oggi non esita a definire sbagliata: “Continuare a giocare non è stata la cosa più intelligente da fare”. Il risultato? Un tour difficile, senza acuti, e l’incapacità di rimettersi davvero in carreggiata.

Il peso della pressione e un fisico che frena

Proprio quando sembrava pronto a invertire la rotta a Miami, un improvviso dolore al collo ha compromesso ogni progresso. “Stavo giocando meglio rispetto alle settimane precedenti, ma il problema al collo mi ha limitato. È stato frustrante, soprattutto perché ai quarti avrei affrontato Mensik, che poi ha vinto il torneo”.

È evidente quanto Zverev stia vivendo un periodo di transizione complicato, dove la ricerca della forma fisica si intreccia con quella della solidità mentale. E in un circuito sempre più competitivo, ogni piccolo inciampo rischia di diventare una montagna.

Monte-Carlo, casa dolce casa

C’è però un elemento che potrebbe fare la differenza: Monte-Carlo è casa sua. Zverev vive nel Principato da anni, e questo torneo lo affronta con uno spirito diverso. “Dormire nel proprio letto, mangiare pasti cucinati in casa, avere la famiglia intorno… ti senti più rilassato, meno stanco”, ha spiegato. Un clima di serenità che potrebbe aiutare a ritrovare l’equilibrio perduto.

In quanto testa di serie numero uno, Zverev inizierà il suo cammino dal secondo turno, dove affronterà il vincente del match tra Matteo Berrettini e un qualificato. Una sfida non banale, ma anche un’occasione per cominciare con il piede giusto.

La rinascita passa da qui

Non è solo una questione di vittorie. Per Zverev, il vero obiettivo è ritrovare la mentalità vincente, quella che lo aveva portato a competere stabilmente ai massimi livelli. “Sto facendo di tutto per ottenere nuovi risultati. Sarà per questa settimana o magari più tardi? Non lo so. Ma spero che accada presto”.

Monte-Carlo potrebbe essere il punto di svolta. O forse solo una tappa nel lungo percorso di ricostruzione. Ma una cosa è certa: per Alexander Zverev, il tempo delle scuse è finito. Ora servono le risposte, in campo.

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