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Dimitrov, prestazione perfetta.

MADRID – Programma serale al campo 3 della Caja Magica che ci propone un incontro di lusso tra il veterano Karlovic e l’ormai non più promessa Grigor Dimitrov. Il croato arrivava all’incontro dopo la maratona giocata ieri sul centrale contro Bautista Agut mentre il bulgaro dopo l’ottima prova di due giorni fa contro Kohlschreiber. Ci si poteva forse aspettare una grandinata di ace nella metà campo di Grigor, ma così non è stato, e proprio le risposte del bulgaro sono state la chiave vincente dell’incontro.

Andando con ordine l’ingresso in campo di Dimitrov è forse l’unico neo all’interno di una prestazione rasente la perfezione. Il primo gioco infatti è subito problematico per “Grisha” che si trova sotto 0-40 ed è costretto a dover salvare tre palle break. Una volta superato questo piccolo ostacolo il suo gioco cresce a dismisura, arginando notevolmente il servizio alquanto potente di Karlovic. Sul 2-0 infatti è subito break con le risposte di Dimitrov che sono sempre pericolose e ogni volta che Ivo tenta la discesa a rete viene passato con estrema facilità. Il secondo e ultimo brivido del set accade sul 3-1, dove altre due palle break vengono concesse al croato. Ma, prima a 228 e poi a 229 (km/h ovviamente), Grigor piazza due ace che annullano definitivamente le speranze del povero Karlovic. Conseguente 4-1 che rapidamente si trasforma in un 5-2 con servizio di Karlovic. Qui arrivano i primi set point per Dimitrov che però vengono annullati prontamente dal suo avversario. Chiusura agevole poi sul 6-3.

Secondo set abbastanza lineare, con entrambi che continuano a servire molto potente e il gioco fatica a svilupparsi. Tutti gli scambi infatti si chiudono in due massimo tre colpi. Sostanziale parità fino al 5-5 e servizio Karlovic, con Dimitrov che scappa subito 0-40 e il sentore è quello che siano tre match-point. E’ però bravo il croato a piazzare due ace e annullarne due, ma nulla può sulla terza, con Dimitrov che esulta come se avesse vinto, aizzando i numerosi tifosi bulgari presenti dietro la sua panchina. A zero l’ultimo game che consegna effettivamente la vittoria e il passaggio del turno a “Grisha”.

Pubblico che esplode letteralmente e “game, set and match” per Grigor Dimitrov. La sensazione percepita è quella di una prestazione al limite della perfezione di un campione che quando esprime un gioco così costante e solido può impensierire chiunque in qualsiasi situazione.

Tommaso Borgatti

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