Fabio Fognini esce di scena al primo turno del Mutua Madrid Open in modo netto e senza attenuanti. A regolare l’azzurro è stato il serbo Laslo Djere, che ha chiuso l’incontro con un secco 6-2 6-3 in appena un’ora e nove minuti di gioco, approfittando di un avversario visibilmente affaticato e poco reattivo, reduce dalle fatiche delle qualificazioni.
La partita ha avuto ben poca storia. Fognini, numero 112 del ranking ATP, arrivava da una durissima battaglia contro Rinky Hijikata nel turno di qualificazione, durata oltre due ore, e il suo stato fisico ha subito mostrato i segni di quella fatica. Già dai primi scambi è apparso chiaro come il ligure non fosse in condizione: la prima di servizio latitava, i colpi mancavano di profondità e la mobilità era lontana dai suoi standard.
Nel primo set, Djere ha fatto valere la sua maggiore freschezza e solidità. Dopo un break nel quarto game – frutto di un doppio fallo e una serie di errori gratuiti dell’azzurro – il serbo ha allungato facilmente. Fognini non è mai riuscito a creare veri problemi in risposta, vincendo un solo punto su 17 nei turni di battuta avversari. Il secondo break, arrivato da sotto 0-40 con altri due doppi falli consecutivi, ha chiuso il set dopo appena 26 minuti.
Nel secondo parziale, Fognini ha provato a reagire strappando il servizio all’avversario nel primo game. Ma è stato un fuoco di paglia: Djere ha subito rimesso le cose in equilibrio con un controbreak, e da lì ha ripreso il controllo della partita. Il definitivo break nel quarto gioco – ancora con due doppi falli dell’azzurro – ha sancito la resa. La partita si è chiusa con un comodo 6-3, mentre il serbo chiudeva con autorità i propri turni al servizio, sfruttando una prima palla estremamente efficace e colpi da fondo campo spesso vincenti.
I numeri parlano chiaro: solo 3 vincenti a fronte di 34 errori non forzati, di cui 7 doppi falli, sono il ritratto di un match mai realmente competitivo per il 37enne di Arma di Taggia.
Con questa vittoria, Laslo Djere conferma l’ottimo rendimento stagionale su terra battuta – 15 vittorie su 18 partite – e si guadagna un secondo turno di prestigio contro la testa di serie numero 9, Daniil Medvedev.
Per Fognini, invece, la situazione si fa complicata. Dopo le uscite al primo turno anche a Marrakech e Monte Carlo, la ricerca della prima vittoria stagionale in un main draw ATP si fa sempre più difficile. E la possibilità di tornare nella Top 100 appare sempre più lontana se non dovesse trovare continuità proprio sulla sua superficie preferita.
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