Djokovic, 2000 punti da difendere in pochi giorni. Pennetta: “Il Career Grand Slam lo ha svuotato”

A pochi giorni dall’inizio del primo dei due Master 1000 americani, nel deserto californiano fervono i preparativi degli addetti ai lavori per organizzare al meglio quello che è considerato il quinto Slam del circuito. I commenti ed i pronostici sulla stagione del cemento made in USA si sprecano, riuscirà Novak Djokovic a difendere i titoli conquistati nel 2016? La nostra Flavia ha i suoi dubbi.

Mancano solo un paio di giorni al via di uno dei tornei più importanti dell’anno. All’ombra delle palme di Indian Wells e Miami, uno dei molti punti di attenzione sarà sicuramente la condizione psico-fisica del serbo numero due del mondo che, dopo la recente sconfitta di Acapulco subita dal giovane Kyrgios, si troverà a dover difendere i 2000 punti conquistati lo scorso anno. A preoccupare i suoi tifosi, oltre che le sue prestazioni, sono state alcune recenti dichiarazioni in cui lo stesso Nole ha confermato un grosso cambio di obiettivi. Il tennis ha smesso di essere la mia priorità dal momento in cui è nato Stefan. Ora la situazione è completamente diversa: ho un figlio, una moglie, una famiglia e mi sento fortunato ad essere un padre. Mi trovo in un momento della mia vita in cui  sto cercando di essere il miglior marito, il miglior padre e il miglior giocatore di tennis possibile. È difficile, lo so, ma non impossibile. Tutti cercano di fare del proprio meglio e io cerco di fare lo stesso, ma non posso essere tutti i giorni al 100% in tutti i campi”, ha detto Djokovic al canale serbo RTS.

Secondo Flavia Pennetta, intervistata ai microfoni di Sky Sport, il problema di Nole dipende in gran parte dalla vittoria di Parigi. “Vincere il Roland Garros completando il Career Gand Slam lo ha svuotato. Può succedere, non è facile avere una costanza lunga e duratura nel tempo e ci sono dei momenti in cui ti senti vuoto e devi staccare. Djokovic ha bisogno di ricaricarsi mentalmente”, ha dichiarato la brindisina.

Di sicuro Flavia sa di cosa si parla, avendolo vissuto sulla sua pelle con la vittoria di New York. Conquistare il Roland Garros (ed il conseguente Career Grand Slam) era molto probabilmente uno dei principali obiettivi della carriera del serbo che, una volta soddisfatto, ha fatto fatica a ritrovare nuovi stimoli per continuare a giocare sui livelli precedenti. Sappiamo tutti quanto non sia facile confermarsi, trovare la costanza di allenarsi sempre ad alti ritmi, affrontare le fatiche del tour quando si ha già conquistato tutto. Bisogna avere la forza di porsi sempre davanti a nuove sfide e traguardi, avendo la consapevolezza che non sempre tutto potrà girare per il verso giusto. E, anche in questo, Federer docet.

 

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