Djokovic a caccia di Sampras: ecco cosa gli serve per chiudere per la sesta stagione da numero 1

Il serbo, da oggi tornato al numero 2 del mondo, è a soli 640 punti da Nadal. La lotta si infiammerà alle Atp Finals, in attesa di notizie sullo stato fisico dello spagnolo. Ecco tutti gli scenari che riporterebbero il campione di Parigi Bercy in vetta a fine anno.

Con i 9225 punti raggiunti nella Race dopo la vittoria dello Us Open, Rafael Nadal sembrava favoritissimo nella corsa al numero 1 di fine anno. Soprattutto pensando allo stato di forma del rivale Novak Djokovic, sofferente già a Cincinnati, ritiratosi quindi negli ottavi a Flushing Meadows. Il problema alla spalla, secondo i rumors, poteva costringerlo addirittura a chiudere anzitempo la stagione. E invece dopo due mesi, il serbo ha accumulato 1680 punti grazie alle vittorie a Tokyo e Parigi oltre al quarto di finale a Shanghai. Così, sfruttando lo stop di Nadal, forzato dai preparativi per il matrimonio, il distacco, dopo la vittoria di ieri in Francia, si è ridotto a 460 lunghezze. Con una situazione completamente ribaltata, perché manca un solo torneo al termine dell’annata tennistica, le Atp Finals, dove Djokovic conta cinque vittorie e arriverà da favorito anche quest’anno. Quello in più in difficoltà è proprio Nadal, mai vincitore nella rassegna finale e con una partecipazione messa in dubbio dal ritiro di sabato a Parigi, per un problema muscolare agli addominali. Di seguito, ecco tutte le combinazioni possibili affinché Djokovic torni al numero 1 del mondo, dopo solo due settimane di regno per Nadal.

Nadal Djokovic Bercy 2019

Prima di addentrarci ricordiamo che alle Atp Finals ogni vittoria nella fase del Round Robin vale 200 punti. L’accesso alla finale assegna invece 400 punti, 500 in più vanno al vincitore del torneo.

 

DJOKOVIC TORNA NUMERO 1…

anche perdendo in finale se:

  • vince almeno due partite nel girone e Nadal rinuncia (o perde tutte le partite) alle Finals
  • fa percorso netto nel suo gruppo, mentre Nadal viene eliminato nel proprio vincendo un solo match

dovendo obbligatoriamente vincere il torneo:

  • se Nadal vincesse due partite nel girone, perdendo poi in semifinale
  • dopo almeno due vittorie nel Round Robin con Nadal vincitore in un solo match nel girone e poi sconfitto in finale
  • dopo almeno due vittorie nel gruppo con Nadal fermato in semifinale pur vincendo sempre nel Round Robin
  • con sole vittorie se Nadal arrivasse in finale dopo due successi nel girone

 

Domani ci saranno i sorteggi dei gironi, in attesa di sapere quale sarà la sistemazione di Matteo Berrettini, primo azzurro alla manifestazione di fine anno dal lontano 1978, quando vi prese parte Corrado Barazzutti. Col passare dei minuti, salgono le quotazioni del primo scenario, che vedrebbe Nadal dare forfait. Il suo team ha informato che il mancino di Manacor è oggi a Barcellona per gli esami all’addome. Una decisione definitiva dovrebbe arrivare appunto domattina, dopo la lettura dei risultati. Corretto e doveroso sarebbe da parte di Nadal comunicare la rinuncia per tempo. Un suo inserimento nei sorteggi senza poi giocare, potrebbe infatti creare enorme squilibrio nei gironi. Nel caso, al suo posto entrerebbe per la prima volta in carriera il connazionale Roberto Bautista Agut. Il ritiro, dopo il riscaldamento nella semifinale di Parigi contro Shapovalov, potrebbe però anche essere stato soprattutto precauzionale: da mesi Nadal e il suo clan insistono infatti nell’indicare come obiettivo principale le Atp Finals, unico torneo davvero importante che manca nella bacheca dell’iberico. Non si esclude quindi che Nadal, quasi mai al meglio a fine stagione in tutta la carriera, abbia scelto di non rischiare grosso a Parigi, dandosi così un’eventuale settimana di recupero dal fastidio avvertito alla zona addominale.  Al di là di questo, con lo stato di forma messo in mostra dai quarti di finale in poi a Parigi Bercy, Djokovic sarebbe comunque il primo indiziato al titolo di “Maestro dei Maestri” nel 2019. Anche una singola partita però, come visto sopra, potrebbe fare la differenza per il ranking. Ed ogni vittoria, al Masters di fine anno, bisogna guadagnarsela più che mai. Come anche Roger Federer e Jimmy Connors, Djokovic ha già chiuso in cinque stagioni differenti come numero 1 del mondo (2011, 2012, 2014, 2015, 2018). Riuscire in tale impresa ancora una volta vorrebbe dire eguagliare il record di Pete Sampras, che dal 1993 al 1998 ha dominato in tale ottica. Per Nadal, invece, sarebbe il quinto trofeo di numero 1 a fine anno. Il possibile sorpasso si concretizzerebbe tra due lunedì, il 18 novembre. In caso di conferma, lo spagnolo supererebbe le 200 settimane in totale in vetta durante la off-season, mentre il serbo, già a 275, si avvicinerebbe ancora di più alle 286 di Sampras e alle 310 di Federer, primato assoluto.

 

 

 

 

 

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