Novak Djokovic conquista la sua terza finale a Wimbledon, la seconda consecutiva dopo quella che lo scorso anno lo vide sconfitto contro il beniamino di casa Andy Murray.
Proprio contro colui che ha spezzato i sogni di “repeat” di Murray e dei tifosi britannici, Grigor Dimitrov, Nole ha dato prova di una condizione fisica e mentale ancora non eccelsa, ma allo stesso tempo la solita caparbietà che lo ha portato a sconfiggere il giovane bulgaro in quattro set.
Novak Djokovic b. Grigor Dimitrov 64 36 76(2) 76(7)
Primo set che comincia con Dimitrov bene al servizio, imitato dallo stesso Djokovic, e così via fino al quinto gioco, quando Dimitrov vive un gioco di follia, in cui perde a zero la battuta. Il serbo sfrutta e va avanti a condurre, supportato da uno strepitoso servizio, con 19 su 20 prime messe in campo e soli quattro punti persi in battuta. Nole chiude il primo set per sei giochi a quattro, con cinque aces in tabellino.
Secondo set che parte subito forte, con Dimitrov che spinge per togliere il servizio a Djokovic fin dal secondo gioco, senza riuscirci, anzi, venendo poi breakkato nel game successivo, alla prima occasione utile per il serbo.
Il bulgaro non sfrutta una palla break e Nole va avanti 3-1 con possibilità di 4-1, senza sfruttarla. Qui, la sveglia per Dimitrov, che annulla la palla break e sul servizio di Djokovic se ne procura un paio, sfruttando la seconda. 3-3 e servizio per il più giovane dei due, che chiude a zero per condurre 4-3.
Nel successivo game di servizio di Djokovic, Dimitrov si procura altre due palle break e come prima la seconda è quella buona, per poi chiudere a quindici col proprio servizio. E’ uno pari sul centrale.
Il terzo parziale è quello con meno occasioni di break da entrambe le parti, il solo Dimitrov non riesce a sfruttarne una, sul 3-3, e l’epilogo più giusto è il tie-break, in cui il bulgaro ne combina letteralmente di tutti i colori e, complice anche il salto di qualità compiuto da Djokovic, il parziale è del serbo, che chiude per 7-2 e si porta avanti per due set a uno.
Quarto set che riparte, ancora una volta, col bulgaro al servizio, ma, ancora una volta, è Djokovic a colpire nel terzo gioco, portandosi subito avanti di un break, che però viene immediatamente recuperato dall’ottimo Dimitrov.
Palle break a volontà nei giochi successivi, ma nessuna sfruttata, fino al 5-4 e servizio Nole, palla break che vale set e quinto parziale, ma Dimitrov non la sfrutta e si va al tie-break.
Qui, il bulgaro sembra poter allungare il match, ma non sfrutta tre set point consecutivi e con un doppio fallo regala il match point a Nole. Annullato il primo, Dimitrov non può nulla sul secondo ed è game, set and match Djokovic, che domenica incontrerà il vincitore della sfida tra Roger Federer e Milos Raonic.
Un Djokovic che se la cava, al termine di un match difficile, ma non impossibile. Nole non sembra essere in condizioni perfette e dopo i cinque set con Cilic arriva questo match contro un non perfetto Dimitrov, anche a causa dell’inesperienza.
Su un campo letteralmente inaccettabile a certi livelli, domenica Nole dovrà tirare fuori il meglio da sè stesso per riuscire a riconquistare lo Slam inglese, dopo la prima e unica conquista, al momento, del 2011.