Djokovic deluso: “Persa la fiducia nell’Atp”

Il tennista serbo invoca la necessità di attuare dei cambiamenti in seno alla struttura Atp, esprimendo delusione per l'operato dell'ormai destituito presidente Kermode.

In occasione di una recente intervista Novak Djokovic ha dichiarato che l’attuale sistema Atp necessita di cambiamenti, non mancando di sottolineare come la fiducia nell’intero apparato sia venuta meno. L’attuale numero uno serbo, in risposta ad un’affermazione provocatoria del connazionale Tipsarevic che proponeva il cambio di sede annuale dei tornei dello Slam, ha messo a nudo le problematiche che stanno caratterizzando il circuito maschile, invocando un cambio di rotta in termini di riforme.

Nella vita tutto è possibile, ma si sa che gli Slam sono i tornei più importanti di questo sport, hanno più di 120 anni di storia e noi abbiamo il dovere di rispettarne la tradizione“, ha esordito il campione degli Australian Open rispetto alla questione posta da Janko Tipsarevic. “Allo stesso tempo, però, dobbiamo tenere in considerazione anche l’evoluzione del tennis. L’Atp e i tornei del Grande Slam sono due entità indipendenti, quindi bisogna comunicare con l’una e con l’altra per capire come migliorare non solo l’evento, ma anche le emozioni e le sensazioni dei giocatori nel torneo. Non si tratta solo di questioni finanziarie, dietro c’è un sistema complesso di strutture, campi, partite e altre cose. Faccio parte da tanto tempo di questo sistema e devo ammettere che mi sta deludendo, ho perso la fiducia, ma questa è la realtà che i giocatori devono affrontare.”

Il tennista di Belgrado non risparmia stoccate al presidente Atp Chris Kermode, in carica fino al termine della stagione: “Sento che bisogna cambiare qualcosa, è difficile ottenere consenso quando si va testa a testa. Alcuni rappresentanti del board saranno al fianco dei giocatori, invece tre tornei saranno contrari e il ruolo del presidente è compromesso. Penso sia molto complicato svolgere questo tipo di mansione, ma apportando miglioramenti potremmo sgravare di alcune responsabilità la sua figura. Lui è sempre nel limbo, va a soddisfare le esigenze di una parte, mentre l’altra non è contenta. Non è facile, dunque, cambiare subito. Se è possibile, non lo sappiamo, ma lascio tutto aperto“.

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