Regna ancora incertezza circa la decisione di Novak Djokovic di disputare gli Us Open, ufficialmente programmati a partire dal prossimo 31 agosto. Il tennista serbo plaude alla ripartenza dell’attività internazionale, ma non nasconde qualche perplessità su protocollo e linee guida adottate dagli organizzatori dello Slam a stelle e strisce.
In occasione di un’intervista rilasciata a Tennis.com, l’attuale n. 1 del mondo auspica che le misure restrittive possano essere allentate nelle prossime settimane: “Personalmente è difficile accettare che dobbiamo passare una quarantena, soprattutto se non ci sarà la possibilità di allenarsi in palestra o sul campo. Non ha senso rimanere quattordici giorni in isolamento senza fare nulla prima di giocare i principali tornei. Ho disusso di questo con i membri dell’Usta e dell’Atp e mi hanno detto che durante quei giorni di quarantena probabilmente potremmo allenarci sul rettangolo di gioco. Nemmeno l’opzione che non ci sia una quarantena può essere esclusa, sarebbe la soluzione ideale“.
Interrogato in merito alla sua possibile partecipazione agli Us Open, il 33enne di Belgrado chiarisce: “C’è ancora molto tempo per decidere. Le cose possono cambiare in modo significativo in due mesi, quindi c’è tanto margine. In questo momento non posso dire se giocherò o meno perché, anche se mi piacerebbe molto giocare, voglio vedere come si evolve la situazione e quali misure restrittive possono restare in vigore“.