Impressionante. Non ci sono aggettivi più adatti per descrivere il numero 1 del mondo Novak Djokovic. Anche contro Nadal, il serbo ha dato l’ennesima prova di forza contro un avversario combattivo e tutt’altro che rassegnato al ruolo di sparring partner. Il Nadal versione 2016 è il migliore di questi ultimo periodo e non era facile quest’oggi domarlo.
ONORE A RAFA – Lo ammette anche Djokovic che per avere la meglio sullo spagnolo ha dovuto impiegare due ore e mezza (in due set): “Rafa è tornato a ottimi livelli rispetto agli ultimi due anni – ha detto in conferenza stampa il numero 1 del mondo – Vincere contro questo Nadal mi ha dato sicuramente più soddisfazioni. Oggi stare in campo insieme a lui, per due set lunghissimi, è stata una sensazione speciale, abbiamo disputato un grande match. Per fortuna non eravamo in uno Slam, al meglio dei 5 set, altrimenti chissà quando sarebbe terminata la partita”.
EQUILIBRIO – Un match emozionante ed equilibrato, di quelli che non si vedevano da tempo tra i due: “Se guardiamo le statistiche avrò fatto pochi punti in più di Rafa e questo dice molto sull’equilibrio di oggi”. Ma Novak, alla fine, ha dimostrato di essere ancora di un altro pianeta: pur giocando male in lunghi tratti del primo e del secondo set è riuscito comunque ad aggiudicarseli, accelerando e recuperando il break di svantaggio che aveva subito in entrambi i parziali.
DJOKOVIC SQUALO – Uno squalo, che nei momenti decisivi, affonda i denti sulla sua preda, vincendo quei punti che valgono ben più di 15: “Nelle fasi finali di entrambi i set ho provato a mettere una marcia in più, provando a essere più aggressivo, e questa scelta ha pagato. Nel mezzo dei set, invece, non ho preso l’iniziativa per primo, volevo essere più aggressivo ma non ce l’ho fatta. Anche a causa delle condizioni climatiche che erano difficili con il vento che alzava la terra dal campo e cambiava le traiettorie della palla. Comunque penso che gli ultimi 20 minuti di match sono stati di altissimo livello. Credo che il pubblico si sia divertito”.
FALSA PARTENZA – Contro Nadal, in realtà, Nole è partito male, commettendo tanti errori e dimostrando poca lucidità. La superiorità mentale dello spagnolo appariva inizialmente evidente: Rafa era concentrato e determinato su quello che doveva fare, mentre Novak litigava con la terra del Centrale, colpevole secondo lui di rimbalzi irregolari e scivolate di troppo. Poi, però, al serbo è bastato riprendere il giusto ritmo e limitare il numero di gratuiti per rimontare e aggiudicarsi il primo set. Stesso copione nel secondo: Rafa sale sul 5-3 e quando deve servire per il set sul 5-4 il serbo rinviene nuovamente portandolo a un tie break ormai segnato.
OTTIMISTA PER PARIGI – Gli sforzi di un ottimo Nadal, insomma, non hanno portato nulla al maiorchino, nonostante un Djokovic non al massimo. E il serbo acquista ancora più fiducia in vista dell’ormai imminente Slam parigino: “Vincere sulla terra contro Nadal non accade spesso, per cui questo risultato mi dà ancora più sicurezza e certezze in vista delle fasi finali del torneo e, ovviamente, in vista del Roland Garros”.
PRONTO PER DOMANI – Ora il favorito del torneo affronterà uno tra Nishikori e Thiem: vecchia guardia contro nuova generazione. “Sono entrambi giovani – dice il serbo – Beh, Nishikori è già stabilmente ai vertici, Thiem invece è in netta ascesa e sta davvero dimostrando di essere il migliore della nuova generazione, ha già battuto Nadal quest’anno e pochi giorni fa anche Roger. Credo che la terra sia la sua superficie preferita perché il suo gioco è fatto di molta potenza e spin. Vedrò la partita stasera e sarà interessante scoprire chi vincerà tra i due. In entrambi i casi mi preparerò al meglio, perché sono entrambi grandi giocatori. Sarò pronto per domani”.