Nessun problema per Novak Djokovic, che supera agevolmente Coric e conquista il quarto titolo in carriera a Shanghai. 32º Masters 1000 in bacheca per il serbo e quarto titolo in stagione. Grazie a questa vittoria, inoltre, Nole si porta ad appena 215 punti dal primo posto del ranking, occupato attualmente da Nadal, e dunque sarà un finale di stagione avvincente che potrà essere impreziosito proprio dalla lotta per il vertice della classifica mondiale.
Nella giornata odierna, come d’altronde per tutto l’arco del torneo, Djokovic si è confermato sui suoi livelli, esprimendo il suo miglior tennis e risultando a tratti ingiocabile. Nulla da fare per Coric, che ha giocato un discreto match, ma ha potuto fare davvero poco in risposta, in quanto il suo avversario è stato ineccepibile e non ha avuto cali. Tanto per intenderci, in quest’edizione del torneo cinese Nole non ha mai perso il servizio. 6-3 6-4 il punteggio della finale, con il primo set dominato dal serbo, il quale ha giganteggiato con il servizio ed ha chiuso dopo 40 minuti. Secondo parziale, invece, dove Djokovic ha avuto diverse occasioni per andare avanti di due break, ma non ci è mai riuscito; ciononostante, ad eccezione di un game dove il serbo ha dovuto fronteggiare una palla break, Nole si è imposto senza patemi e si è laureato campione.
PRIMO SET- Fin da subito, il match si è rivelato piuttosto combattuto e nei games iniziali i servizi hanno regnato, tanto che nei primi cinque giochi, solamente tre punti sono stati conquistati dal giocatore in risposta. Nonostante ciò, Djokovic ha immediatamente dato l’impressione di essere superiore al suo avversario e, soprattutto quando lo scambio si allungava, era lui a portare a casa il punto, spesso poiché il suo avversario sbagliava quel colpo in più che il serbo gli faceva giocare. D’altro canto, però, Coric è stato molto solido e capace di trovare delle soluzioni intelligenti in determinate situazioni, uscendo da scambi complicati e riuscendo a fare partita pari con Nole nella prima parte del set.
I games nei quali è girato il primo parziale sono stati il sesto ed il settimo e, come il 6-3 finale suggerisce, ciò è avvenuto in favore di Djokovic. Sul 3-2, infatti, il serbo ha vinto un game piuttosto combattuto, ben 10 punti, ed ha messo a segno un break che gli ha permesso di portarsi avanti nel punteggio, mentre nel gioco seguente è riuscito a tenere la battuta, pur dovendo ricorrere ai vantaggi e, di fatto, in questo momento ha messo in cassaforte il set. Dopo 40 minuti di gioco circa, è 6-3 Djokovic.
SECONDO SET- Anche nel secondo parziale, Djokovic ha voluto mettere in chiaro le sue intenzioni fin da subito e, complice una volée a campo aperto sbagliata da Coric proprio sulla palla break, ha strappato la battuta al suo avversario nel primo game del set.
Dopo aver avuto ben quattro chance per il doppio break nel terzo gioco, durato quasi 20 minuti, ma senza averne convertita neppure una, Djokovic ha continuato ad esprimere il suo tennis, ma il suo avversario ha ripreso fiducia e si è reso pericoloso nel sesto gioco, riuscendo ad avere addirittura una palla break, l’unica in suo favore in tutto l’incontro. L’intelligenza tattica abbinata allo strapotere fisico del serbo hanno però fatto la differenza ed hanno dato una notevole mano a Nole per uscire indenne dall’unico vero momento delicato del match. Da segnalare, in particolare, una clamorosa stop volley del serbo sul 30 pari, che ha infiammato il pubblico ed ha caricato parecchio Djokovic.
Da qui in poi, il match è ritornato sul binario precedente, vale a dire come si stava evolvendo in precedenza, ed il nativo di Belgrado, dopo aver fallito tre match point consecutivi sul 5-3, ha chiuso agevolmente 6-4 dopo un’ora e 37 minuti di gioco totali, trionfando in quel di Shanghai.
[2] N. Djokovic b. [13] B. Coric 6-3 6-4