Adesso è il numero 1 al mondo e per tutto il circuito il tennista da battere appena si potrà tornare in campo, ma come molti sanno la carriera di Novak Djokovic non è stata sempre tutta rose e fiori, soprattutto all’inizio negli anni dove non riusciva nel salto di qualità e dove ha sofferto molto il dualismo Nadal-Federer, più grandi e tennisticamente parlando più avanti di lui.
In un’intervista a Sky Sports il serbo, all’epoca numero 3 al mondo, ha raccontato quella parte della sua carriera: “Ai quarti di finale degli Open di Francia del 2010 persi contro l’austriaco Jurgen Melzer e quella sconfitta è stata davvero difficile per me a livello emotivo. Ricordo che piansi tanto negli spogliatoi dopo essere stato eliminato, è stato un brutto momento, ho pensato seriamente di smettere col tennis”.
All’epoca Djokovic aveva 23 anni ed era il numero 3 del ranking dietro ai mostri sacri Federer-Nadal “Avevo vinto in Australia nel 2008, ero il numero tre al mondo, ma non ero contento perché dentro di me sapevo di poter fare di più, perdevo sempre le partite più importanti contro Federer e Nadal.”
L’incrocio con l’austriaco in quel Roland Garros si è rivelato fondamentale per la carriera del serbo: “Da quel momento in poi mi sono sentito libero, senza più pressioni, ho iniziato a giocare in modo più aggressivo. È stata la svolta”.
L’anno dopo Djokovic ha decisamente cambiato passo vincendo tre Slam e diventando definitivamente quel tennista che tutti abbiamo ammirato negli ultimi anni.
Nell’intervista a Sky Djokovic ha anche parlato del momento che sta vivendo il mondo e il tennis e di quanto sia impaziente di tornare a giocare: “Ufficialmente la data della ripresa è il 13 luglio. Molti sostengono che difficilmente ricominceremo in quella data. Per noi giocatori di tennis, è importante avere chiarezza nel calendario cosa che non c’è stata all’inizio della pandemia.
Per me è importante avere una routine e cerco di fare comunque il massimo. Mi alleno tutti i giorni in palestra, corro a casa e gioco con i miei figli”.