Novak Djokovic ha indetto per la giornata di ieri una conferenza stampa, tenuta a Belgrado presso il Novak Teniski Center. Il tema principale di questo incontro è stato il record di settimane al numero 1 del mondo, appartenente a Steffi Graff e, solo per questa settimana, da Novak Djokovic. Il serbo infatti ha raggiunto le 377 settimane in vetta al ranking, ma è già certo di restarci anche per la prossima, ottenendo così il primato in solitaria.
Dopo il taglio di una torta con su iscritto il numero 377, è iniziata la conferenza, in cui il pluricampione Slam ha affermato:
“Steffi Graf è una delle leggende di questo sport. La ammiro e la rispetto. Sono lusingato di poter uguagliare il suo record avendo la possibilità di superarla la prossima settimana. Essere il numero uno e vincere Wimbledon erano i miei sogni da bambino. I record ti spingono ad andare oltre i tuoi limiti.
Sono molto orgoglioso, ma non interpreto mai i miei successi come se fossero solamente miei. Sono anche della mia famiglia, che mi sta dietro tutta la carriera in tutto quello che faccio, dentro e fuori dal campo. Sono in grado di girare il mondo perché ho il loro sostegno.”
A Djokovic è stato poi chiesto del suo principale avversario per la vetta del ranking in questo momento, lo spagnolo Carlos Alcaraz:
“Alcaraz sta giocando ad un grande livello considerando che è stato fuori mesi. Tornare e vincere subito significa essere già un giocatore maturo. Mi piace come si gestisce dentro e fuori dal campo, è anche aiutato da un grande team. Lui porta nuove energie nel tennis, una bella personalità, merita grandi cose.
Ma credo che il mio principale rivale sia ancora Nadal. Senza togliere nulla ad Alcaraz che sarà il prossimo grande dominatore del nostro sport. Ma la rivalità con Nadal è qualcosa che non puoi cancellare solo perché qualcuno ha fatto bene nell’ultimo anno. Nadal probabilmente è e sarà per sempre il mio più grande rivale.”
Ma quando tornerà in campo il numero uno del mondo? Stesso il serbo ha confermato il suo rientro in campo a Dubai, mentre ancora rimangono dei dubbi sulla sua presenza ad Indian Wells e Miami:
“Per quanto riguarda l’infortunio che ho subito agli Australian Open, è stato risolto, ma non sono ancora al 100%. Le cose stanno andando molto bene. Con il mio team abbiamo preso la decisione di andare a Dubai (per giocare l’ATP 500 n.d.r.). Il procedimento (per la richiesta di un’esenzione) è iniziato. Adesso è fuori dal mio controllo. Mi piacerebbe giocare e sono contento di aver ricevuto l’approvazione degli organizzatori di Indian Wells e Miami. Spero che i responsabili delle decisioni diano l’approvazione.“