Si avvia verso la conclusione l’edizione 2021 di Wimbledon, con la next gen che avanza e il vecchio leone che prova a tenerla a bada. I giovani vanno alla conquista di Wimbledon, tre semifinalisti sono nati dopo il 1996 e solo uno dei big 3 è rimasto in gioco. Sarà una finale tra talenti emergenti – Shapovalov, Berrettini, Hurkacz – oppure Djokovic continuerà la sua cavalcata verso il ventesimo Slam?
DJOKOVIC-SHAPOVALOV
La parte alta del tabellone vede affrontarsi per un posto nell’ultimo atto del torneo due giocatori molto diversi: da una parte ci sarà il tennista numero 1 del mondo, fresco vincitore del suo diciannovesimo Slam a Parigi e che sembra giocare sulle ali dell’entusiasmo mentre dall’altra troviamo un giovane emergente, numero 12 del mondo che ha da sempre mostrato grande talento e colpi spettacolari ma non supportati dalla costanza. Il canadese infatti è spesso vittima di passaggi a vuoto che nei match 3 su 5 e contro cannibali come Djokovic non ti puoi permettere.
Proprio per questo motivo i precedenti sono a favore del serbo che ha avuto la meglio in tutti i 6 precedenti incontri, anche se 5 sfide si sono verificate sul cemento ed addirittura 3 su quello australiano territorio di conquista del tennista di Belgrado. Nell’unico precedente a livello Major, Shapovalov riuscì a strappare un set al suo avversario che però gli rifilò un bagel nel quarto parziale. Questo risultato è però risalente al 2019 quando il canadese aveva soli 20 anni e di conseguenza poca esperienza in questi match.
La bellezza dell’incontro dipenderà molto dal ventiduenne numero 12 del mondo che, per fare partita pari, dovrà cercare di tenere una grande percentuale di prime in campo e ridurre al minimo i passaggi a vuoto. Da Djokovic ci si aspetta una partita di grande solidità in cui cercherà di mandare fuori giri il canadese con il suo classico gioco. Shapovalov dovrà essere anche bravo nel non andare fuori di testa qualora i suoi vincenti non portassero tanti punti quanti se ne aspetti.
HURKACZ-BERRETTINI
La semifinale della parte bassa sarà invece tra due tennisti giovani che si trovano entrambi nella loro migliore stagione ma con alcune differenze. Se Berrettini era esploso già nel 2019, anno che concluse con la qualificazione alle Finals dopo aver raggiunto gli ottavi proprio a Wimbledon e la semifinale agli Us Open, Hurkacz è al suo primo anno ad alti livelli con l’inaspettato successo nel 1000 di Miami e con questa semifinale raggiunta sconfiggendo il numero 2 del mondo Medvedev e l’otto volte campione del torneo Federer.
Ci sono 2 precedenti ma entrambi valgono poco visto che risalgono a un paio di stagioni fa. Il primo incontro è stato nelle qualificazioni degli Australian Open 2018 ed ha visto trionfare in due set il tennista romano. Il polacco si è preso la rivincita nella stagione successiva sul cemento di Miami a livello di primo turno.
Entrambi i tennisti hanno dimostrato di adattarsi bene a questa superficie con Berrettini che ha trionfato al Queens e che è ancora imbattuto in questa stagione su erba. La chiave del match sarà il lato del rovescio, colpo più debole dell’italiano ma che su questa superficie diventa un’arma grazie allo slice.
L’incognita emozione è presente da entrambe le parti ma Hurkacz potrebbe risentirne maggiormente visto che si trova alla prima semifinale Slam e che viene dalla vittoria sul padrone di casa e di conseguenza non è considerato molto sfavorito. Berrettini invece ha dimostrato sia in campo che ai microfoni una grande consapevolezza del suo livello avendo annunciato di essersi prefissato come obiettivo la semifinale prima del torneo.
Luciano de Gregorio