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ATP Indian Wells: Djokovic si prende gioco di Benneteau, avanti anche Isner!

È tempo di quarti di finale: il Master1000 americano è in procinto di concludersi ed il terreno di gioco si fa sempre più caldo. Non si può più sbagliare, o la va o la spacca.
Da una parte un ritrovato Julien Benneteau, dall’altra un opaco Novak Djokovic. Il serbo si è presentato a Indian Wells senza aver vinto tornei nei primi due mesi dell’anno. L’ultima volta era successo nel 2006, quando non era ancora entrato tra i top-50.
Nelle scorse settimane, ha sentito il bisogno di tornare a respirare le sue radici e si è concesso, insieme ad amici e parenti, una settimana bianca sul Monte Kopaonic.
I due giocatori si presentano all’appuntamento dopo dei primi turni tutt’altro che agevoli, specialmente per quanto riguarda il serbo: tre set per sconfiggere il qualificato Gonzalez ed un 6/1 incassato contro Marin Cilic.
Djokovic può vantare un vantaggio di 5 a 1 negli scontri diretti, ultimo dei quali giocatosi allo Us Open 2012. Dei rimanenti 5 match, ben due sono stati giocati proprio in California, ad Indian Wells: nel 2006 a prevalere fu Benneteau con il punteggio di 6/4 6/3 ma l’anno successivo Novak si riscattò con un perentorio 6/3 6/1.
Secondo il sito di scommesse WilliamHill, Djokovic è quotato a 1,06 mentre il francese a 9.

LA PARTITA

Partenza sprint per Novak Djokovic che si porta subito sull’1/0, grazie ad un ace e tre colpi vincenti. Benneteau replica, non senza qualche patema, mostrandosi però ancora poco centrato ed esitante.
Le difficoltà mostrate dal francese in avvio di match, proseguono con l’avanzare dei games, e Djokovic, in sordina, si issa sul 4/1, approfittando dei tanti errori del suo avversario e della sua, solita, concretezza.
Il passaggio a vuoto prolungato non sembra cessare nemmeno nel sesto game, e consente a Novak di strappare nuovamente il servizio a Julien, che lo porta sul 5/1. Il settimo game è pura formalità: 6/1 in 28 minuti di gioco. I 17 errori “non forzati” del francese contro i 5 del serbo esplicano perfettamente l’andamento iniziale del match.
Il secondo set si apre in modo analogo, con un Benneteau in seria difficoltà, sia negli spostamenti che nell’impatto con la palla, ma, nonostante tutto, riesce a salvarsi annullando due palle break al serbo, portandosi sull’1/0.
Il divario sembra man mano assottigliarsi, anche se il francese continua a mostrare segni di cedimento e a concedere svariate palle break all’avversario: si prosegue seguendo i turni di servizio, 3/2 per Benneteau.
Il punteggio si sblocca sul 3/3: due vincenti di rovescio, un errore ed un doppio fallo dell’avversario, consegnano a Djokovic un magistrale break a zero, che lo issano sul 4/3 e servizio.
Di lì in poi una devastante mattanza, ed appena due punti conquistati dal francese, regalano a Nole la semifinale del torneo californiano, e forse, un sorriso, in vista del prossimo match contro il lettone Gulbis o il gigante Isner.

PUNTEGGIO FINALE: Novak Djokovic b. Julien Benneteau 6/1 6/3
John Isner vs Ernest Gulbis, LA PARTITA

Ci sono due modi per approcciare John Isner. Limitarsi al suo tennis, oppure valutare il personaggio nella sua interezza. Con un tennis monocorde, non aveva alternative: doveva diventare bravo a giocare i punti importanti. Il college gli è servito, forgiandolo nella gestione dei momenti delicati. Lo scorso anno ha vinto 38 tie-break su 56, venerdì notte ha intascato la semifinale a Indian Wells vincendone un paio contro Ernests Gulbis.
Nel primo set, ad esempio, l’unica palla break l’ha avuta Gulbis. Ed era un setpoint. John l’ha annullata con una gran seconda di servizio. Sul 6-6, un mini-break è stato sufficiente per mandarlo avanti.
Nel secondo, John ha maturato qualche merito dopo che Gulbis aveva sciupato l’inverosimile. Subito avanti di un break, Ernests ha comandato fino al 4-2 e 15-40 sul servizio dell’americano, peraltro dopo aver annullato cinque palle break. Tutto faceva pensare a una conclusione al terzo set, con il lettone in totale dominio, invece John ha tenuto quel delicato turno di battuta e ha ultimato la rimonta. Nel tie-break, è andata esattamente come ci si attendeva: doppio fallo di Gulbis sul 2-3, due grandi servizi di Isner per arrivare a matchpoint, e bel passante di rovescio a chiudere la contesa.

PUNTEGGIO FINALE: John Isner b. Ernest Gulbis 7/6(4) 7/6(3)

Giorgio Lupi

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