Dopo quello vinto da Jannik Sinner su Matteo Berrettini, il secondo derby italiano disputato in quest’edizione di Wimbledon va a Lorenzo Musetti, che in 5 set, con il punteggio di 6-4 4-6 6-7 6-4 6-4, ha battuto Luciano Darderi, raggiungendo il terzo turno dei Championships, dove sfiderà Francisco Comesana. Come al primo turno, nel complesso Musetti non ha giocato affatto una bella partita, ma di nuovo, in un modo o nell’altro, ha saputo reagire alle difficoltà. Un’altra difficoltà non da poco. Perché se contro Lestienne si era trovato ad un punto da finire in svantaggio di 2 set a 0, oggi, sotto 2 set a 1, c’era il rischio di “sprecare” un tabellone roseo, ma contro un avversario in ascesa come Darderi la rimonta non si preannunciava così semplice. I meriti di Musetti stanno nella reazione, e poi nella solidità, anche al servizio, con cui ha chiuso il match. Dal punto di vista del gioco però la strada giusta è quella di Darderi e non quella di Lorenzo, finito in svantaggio a causa della solita remissività e lontananza dalla riga di fondo, troppo spesso in balìa del dritto di Darderi.
Per un tennista italiano che esulta (almeno uno avrebbe dovuto per forza esultare) ce n’è uno che si arrende. Si tratta di Flavio Cobolli, che dopo il match perso con Rune al Roland Garros, vede di nuovo sfumare una rimonta da 2 set di svantaggio, questa volta sconfitto da Alejandro Tabilo per 7-6 7-6 4-6 4-6 6-4. Nei primi due set Tabilo non ha concesso nulla al servizio, compresi i tiebreak, nei quali Cobolli è invece stato tradito dal suo colpo, il dritto. Flavio ha però mostrato una notevole solidità mentale, non si è scollegato neanche per un momento dalla partita, e la sua rimonta è iniziata subito, dal break in apertura di terzo parziale. Nel set decisivo, infine, la stanchezza e la tensione hanno fatto da padroni. Cobolli, servendo per secondo e quindi costretto ad inseguire, sul 4-5, la tensione l’ha sentita tutta.