Questa volta l’impressione che qualcosa stesse cambiando era reale. Jannik Sinner batte Novak Djokovic in quattro set, con il punteggio di 6-1 6-2 6-7 6-3, ed è in finale agli Australian Open 2024. Per il 22enne altoatesino è la prima finale in un torneo dello Slam, ed è la terza vittoria contro il numero 1 del mondo, tutte in poco più di due mesi. Domenica, contro Daniil Medvedev o Alexander Zverev, Sinner sarà il primo tennista italiano di sempre in finale a Melbourne, circa 2 anni e mezzo dopo quella giocata da Matteo Berrettini nel 2021 a Wimbledon. Il 10 volte campione Djokovic torna a perdere all’Australian Open dopo 2195 giorni, (era il 2018 ed a batterlo era stato Hyeon Chung) e per la prima volta viene sconfitto al Melbourne Park in un match dalla semifinale in poi. E, ripetiamo, è stato Jannik Sinner.
Per almeno un set e mezzo è una partita quasi surreale, ed è surreale che accada sulla Rod Laver Arena. Il match scivola via senza che ci sia una reazione da parte di Djokovic, estremamente falloso. Le cose cambiano leggermente dalla fine del secondo parziale, quando Nole inizia a chiamare il supporto del pubblico e Sinner per la prima volta arriva ai vantaggi su un suo turno di servizio. Il terzo set è il primo set “vero”. Djokovic è indubbiamente più centrato, spinge di più commettendo meno errori, ma il fatto che i primi ace del serbo arrivino in questa frazione sta a testimoniare le sue difficoltà odierne alla battuta. Sinner ha alcune occasioni sul 5-5 per strappare il servizio a Djokovic, ed ha match point nel tiebreak (nel quale sbaglia un dritto su una palla profonda di Novak), ma il tiebreak è del 24 volte campione Slam per 8 punti a 6.
La partita però non cambia. E non cambia per merito di Sinner. Jannik come sempre non si fa scalfire e continua a non offrire occasioni sul suo servizio (nessuna palla break concessa in tutto il match). Il quarto set gira intorno al quarto game. Djokovic è 40-0 alla battuta, gioca una palla corta ma perde il punto. Da lì in poi Sinner recupera il game e lo vince, togliendo il servizio a Nole, e l’allungo sarà decisivo. Nell’ultimo gioco poi, quando Jannik serve per il match, e per raggiungere la sua prima finale in un Major, e risponde ad un doppio fallo con un ace, e in generale con tre punti rapidi, è l’ultima dimostrazione di avere una testa simile a quella dell’avversario che ha battuto oggi.