Il match di sabato a Doha ha evidenziato, se ce ne fosse ancora bisogno, il fantastico stato di forma di Djokovic, ma soprattutto ha messo il punto esclamativo sull’attuale divario che c’è tra lui e Rafa Nadal. Durante il match, il commentatore di Canal+, Josè Antonio Mielgo, ha twittato dicendo: “Djokovic è diventato il Nadal che affrontava Federer, che non sbaglia un punto.”
Per un lungo periodo il mancino è stato superiore a Djokovic, il suo gioco ha sempre fatto male al serbo, con il suo topspin esasperato che rimbalza sempre molto alto, e come un martello che un colpo alla volta distrugge un muro di mattoni, ha minato il carattere del serbo facendolo soccombere in più di un’occasione. Nole però ha incassato i colpi, ha iniziato a lavorare cercando di costruirsi una strategia per resistere allo spagnolo, mentre lo spagnolo è rimasto al suo gioco.
Continua Mielgo: “Nadal è Nadal contro Djokovic come Federer non era Federer contro Nadal.” Nadal al 100% è indigesto per la maggior parte dei giocatori del circuito, ma quando di fronte ha Djokovic le cose cambiano, e il cambiamento si è iniziato a intravedere nella finale di Madrid nel 2011, quando ogni colpo di Rafa tornava al mittente: era l’inizio del cambiamento. Il serbo poi ha aggiunto Becker al suo team, modificando ulteriormente il suo gioco, rimanendo incollato alla linea di fondo campo, se possibile anche più dentro, attaccando ogni palla, senza curarsi di quanto potesse esser profonda, per aver sempre in mano il pallino del gioco.
Quello di Rafa invece non è mutato, nell’ultimo periodo, lui e il suo team, hanno inserito qualcosa di nuovo, cercando di farlo giocare più offensivo, senza ottenere però grandi risultati. Cerca di attaccare maggiormente, salvo poi ritornare a giocare come sempre. L’analista di Canal+, si guarda bene dal lanciarsi in consigli da dare a Nadal, ma spiega che basta veder l’andamento degli ultimi 10 incontri per capire che qualcosa non va. In questo lasso di tempo, lo spagnolo ha collezionato una sola vittoria (Parigi 2014) e di 24 set ne ha portati a casa solamente 4, di cui 3 proprio nella finale Slam.
Secondo Mielgo, Becker ha colmato le lacune che c’erano nel gioco del serbo rendendolo quasi invincibile e, allo stesso tempo, Federer con Edberg, storico rivale del tedesco, ha cambiato qualcosa nel suo gioco. Il lavoro ha pagato, ma comunque Djokovic è rimasto superiore. Se non introdurranno un altro elemento nel team per provare a variare qualcosa, Rafa e Toni otterranno, secondo Mielgo, lo stesso risultato degli ultimi tempi, perché come ha detto Darwin: “la specie che sopravvive, non è la più forte, la più veloce o la più intelligente, ma quella che riesce ad adattarsi meglio ai cambiamenti”
Di Alex Bisi