Effetto Nadal

Gli eccellenti risultati conseguiti dal tennista spagnolo nei primi mesi della stagione, hanno superato ogni più rosea aspettativa. Finora si è aggiudicato 29 incontri su 34 partite disputate, conquistando ben due titoli e perdendo tre finali. In pochi avrebbero immaginato che sarebbe potuto tornare competitivo a simili livelli, considerando l’ infortunio subito al polso lo scorso anno ed il conseguente stop che lo ha tenuto lontano dai campi per tre mesi

Ogni vittoria è unica – Rafel Nadal ha rilasciato una serie di importanti dichiarazioni in questi giorni, attraverso cui è stato possibile comprendere a fondo il suo stato d’animo e quali siano i principali obiettivi che si è posto per il prossimo futuro, “Ogni volta che vinco, penso che potrebbe essere l’ultima volta. Ricordo tutte le vittorie che ho raggiunto. La logica dice che man mano ci sono sempre meno possibilità di aggiudicarsi più titoli, ma ciò non toglie che tutti i miei trofei abbiano avuto un valore importante”. Lo spagnolo, tra non molto, si appresterà ad affrontare il torneo Master 1000 di Madrid, come uno dei favoriti per la vittoria finale: “Arrivo bene a Madrid. Questo è chiaro, ma anche lo scorso anno ci sono arrivato in una buona condizione e mi sono infortunato al polso. Uno deve pensare con tranquillità ed umiltà, sapendo che le cose stanno andando bene ma possono cambiare rapidamente. Questo è lo sport”.

La questione dei punti Atp – Il campione spagnolo ha commentato la questione della distribuzione dei punti Atp. Si ricorda, che nel 2019 il calendario del circuito professionistico potrebbe subire una serie di cambiamenti, in ragione di una modifica dell’ordine d’importanza nella classificazione di alcuni tornei. Indian Wells e Shangai hanno  inoltrato una richiesta affinché possano essere considerati come competizioni di tipo “Masters 1500”, poiché godono di una maggiore disponibilità economica rispetto ad altre manifestazioni di pari grado. Richieste del genere sono state avanzate anche da parte di organizzazioni tennistiche appartenenti a tipologie di classe minore: “Penso che sia fondamentale cambiare il modo con cui vengono assegnati i punti del ranking. Non penso che il sistema attuale possa funzionare ancora. E’ troppo rigido, chiuso. I tornei devono poter cambiare la loro categoria se sussistono le condizioni. Un torneo senza Top 10 non può essere lo stesso di uno con almeno un giocatore appartenente ai migliori 10. Doha, che ha un montepremi di un milione di dollari, non può essere dello stesso livello di uno che ne ha 500mila.

Dominic Thiem
Dominic Thiem

Dominic Thiem su NadalIl giovane talento austriaco, uscito sconfitto nella finale di Barcellona, ha commentato la sua prestazione, non mancando di esprimere giudizi lodevoli nei confronti del suo illustre rivale: “E’ stata una grande settimana nonostante non sia finita nel modo in cui speravo. Rafa però sta facendo una competizione a parte. E’ quasi inarrestabile sulla terra rossa – nel merito della partita contro lo spagnolo Thiem ha rivelato di aver subito oltremodo il gioco di Rafa – Il primo set è andato bene, nel secondo ho cominciato a commettere troppi errori gratuiti. Nadal giocava sul mio rovescio e non riuscivo ad uscirne. La prossima volta che lo affronterò dovrò cambiare tattica. Lui ha commesso pochi errori e non mi ha regalato nulla. E’ stato complicato giocare in modo offensivo. Ma contro di lui è difficile per ogni giocatore al mondo.”

Toni Nadal
Toni Nadal

Le riflessioni di Toni Nadal – In un’intervista rilasciata per il magazine del Roland Garros, lo “zio allenatore” ha rivelato qualche retroscena riguardo l’infortunio che ha subito Rafa lo scorso anno ed il suo attuale stato di forma: “Lui gioca a tennis da una vita. Non mi sono mai preoccupato del fatto che fosse difficile o meno, perché non si può cambiare ciò che accade nella vita. Nei momenti in cui Rafa comincia a dire: No, di nuovo un infortunio! Io dico sempre che non si deve nemmeno iniziare ad affermare che è difficile, perché se ti dici che è troppo complesso, non ce la fai ad uscirne”. A proposito della possibilità che Rafa vinca per la decima volta il Roland Garros, ha dichiarato che, “ vincere per la decima volta a Parigi sarebbe qualcosa d’ indescrivibile. Anche perché ogni volta che Rafael lo vince, possiamo dire che ha disputato una grande stagione. Nel tennis e nello sport in generale, le cose possono cambiare rapidamente. Quando vinci hai molta fiducia. Ora questa fiducia ce l’abbiamo. Ma se Rafael dovesse perdere a Madrid potremmo essere meno sicuri. Tante cose possono succedere fino al Roland Garros.” Toni Nadal ha parlato anche delle difficoltà attraversate da Rafel qualche anno fa, sempre causate da infortuni: “Per un certo numero di anni Rafael ha dovuto giocare con problemi fisici e in momenti del genere si perde tutta la fiducia che si ha nel proprio corpo. Scendi in campo senza sapere esattamente come giocherai ed inizi a farti troppe domande. Quando si è fermato lo scorso ottobre ha trovato tutte le risposte che cercava ed ha potuto giocare di nuovo, tornando in poco tempo ad ottimi livelli ”. Dal prossimo anno Toni Nadal non accompagnerà più il nipote come allenatore:“ Faccio fatica a pensare così lontano. Quando ho lasciato Monte Carlo sapevo che sarebbe stata l’ultima volta. Ma per me non cambia nulla. Abbiamo vinto a Monte Carlo, sono contento e non penso all’anno prossimo. Non è un problema.”

Un’insolita e pregevole iniziativa sostenuta da Rafa – In questi giorni Nadal ha sostenuto un’iniziativa culturale dell’emittente televisiva spagnola RTVE, che ha promosso la pratica della lettura. Di seguito, è possibile vedere il video messaggio in cui lo spagnolo esorta a questo nobile esercizio, quale complemento di una matura formazione intellettuale:

 

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