ESCLUSIVA – Lorenzo Sciahbasi “Giocare a Wimbledon è un’emozione unica”

Lorenzo Sciahbasi si racconta ai microfoni di Tennis Circus, tra gli ottavi di Wimbledon e i prossimi obiettivi

Lorenzo Sciahbasi è una delle grandi promesse del tennis italiano, come dimostrano gli ottimi risultati ottenuti negli ultimi 12 mesi dal diciassettenne marchigiano. In questa stagione l’azzurro sta alternando tornei juniores e professionistici, ottenendo importanti vittorie in entrambi i circuiti. Nel ranking under 18 Lorenzo è al momento alla posizione numero 57, ma grazie agli ottavi raggiunti a Wimbledon, dove ha perso contro Darwin Blanch, è certo di entrare in top 50.

Nelle ultime settimane Sciahbasi ha ottenuto gli ottavi in singolare sia a Wimbledon che al Roland Garros, dov’è stato autore di un grande exploit in doppio. Il marchigiano, in coppia con Gabriele Vulpitta, ha raggiunto la finale nello Slam parigino, sfiorando un’impresa storica per il tennis italiano. Nel circuito professionistico il diciasettenne azzurro ha raggiunto i quarti nel 15.000 di Pescara lo scorso anno, partendo dalle qualificazioni. Queste le parole di Lorenzo Sciahbasi, che si è raccontato ai microfoni di Tennis Circus.

Ciao Lorenzo, innanzitutto grazie per aver accettato quest’intervista. Sei reduce da un ottimo torneo giocato a Wimbledon, in cui ti sei spinto fino al terzo turno. Che emozione è stata giocare su quei campi storici?

È stata un’emozione unica, fantastica, giocare in un contesto del genere. Devo dire che all’inizio ero un po’ nervoso, poi però sono riuscito a sciogliermi e a giocare un ottimo tennis.

Nelle ultime settimane hai giocato prima il J300 a Roehampton e poi a Wimbledon. Come ti sei preparato ad una superficie inusuale come l’erba?

Devo dire che dopo Roehampton non ero molto innamorato del erba. Però ci siamo messi sotto con i miei maestri ed abbiamo cercato di lavorare molto sulla risposta, per cercare di far partire sempre il punto, e sul servizio, per provare ad avere molti punti diretti con il servizio.”

Se dovessi scegliere tre aggettivi in cui racchiudere il tuo tennis, quali useresti? Perché?

Mi piace definirmi un giocatore aggressivo. Mi piace molto andare a rete perché è la cosa che mi riesce meglio.”

Quali sono gli aspetti in cui secondo te puoi migliorare di più nel breve periodo?

Sto cercando di lavorare molto sulla parte fisica che diciamo è la cosa che più mi manca. Inoltre sto cercando di migliorare il servizio e di aumentare la velocità dei colpi da fondo campo.”

Cosa ti porti dietro dall’esperienza del Roland Garros, in cui insieme a Gabriele Vulpitta hai raggiunto la semifinale nel doppio?

Crediti: FFT/ Amelie Laurin

Al Roland Garros è stata una bellissima esperienza, la finale in doppio sarà sicuramente una cosa che ricorderò per tutta la vita. Alla vigilia non ci aspettavamo un risultato del genere, ma poi siamo riusciti a farci strada ed è stato bellissimo.”

Settimana prossima sei iscritto all’ITF di Gubbio. Pensi di andarci? Come hai programmato il prosieguo della stagione?

Si andrò a Gubbio settimana prossima, poi andrò a Perugia, un altro 15000, ed in seguito abbiamo la Summer cup under 18. Infine mi allenerò in vista degli US OPEN.”

Dalla fine della scorsa stagione hai giocato diversi tornei nel circuito professionistico, raggiungendo anche i quarti nel 15.000 a Pescara partendo dalle qualificazioni. Quanto è distante secondo te il livello tra juniores e futures?

Non sono molto distanti. Molti giocatori junior hanno già un buon ranking ATP, quindi non vedo una grossa differenza.”

C’è un giocatore nel circuito a cui ti ispiri? Se sì, chi?

“Non c’è un vero e proprio giocatore al quale mi ispiro, però il mio giocatore preferito è Matteo Berrettini.

Grazie mille e buona fortuna per i prossimi appuntamenti.

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