Fabio Fognini ha appena trionfato nella finale di Båstad contro Richard Gasquet. Sono serviti tre set e poco meno di due ore per piegare il talento transalpino. Una partita altalenante, quella di Fabio, che avrebbe potuto chiudersi prima, se non fosse stato per quei tre sanguinosi doppi falli, commessi sul 3-2 della seconda frazione, che gli sono costati il set. Ma il tennista ligure ha recuperato concentrazione e precisione nel terzo parziale, rifilando la bellezza di 5 giochi consecutivi al francese di Beziers, per il settimo titolo in carriera, la quattordicesima posizione mondiale e un incoraggiante viatico di punti (oltre 2000) in ottica Race to London; un sogno, al momento, di cui riparleremo in autunno.
Durante la cerimonia di premiazione, prima dello Champagne e della Coppa made in Sweden, sono arrivati i complimenti di un Gasquet sempre molto signorile, anche nella sconfitta, nei modi e nelle parole: “Fabio è un ottimo giocatore, ha giocato molto bene e ha meritato di vincere. Questa è stata la mia prima volta a Båstad e sono veramente felice di essere arrivato in finale. Tornerò il prossimo anno per vincere“. Fabio, dopo aver imbracciato il trofeo, ha concesso poche parole, dato che la priorità era ri-prepararsi per il match di doppio (perso in due set contro la coppia Zeballos/Peralta) assieme all’amico di una vita e “fratello” Simone Bolelli. “Bastad è un torneo bellissimo, non ci giocavo da tre anni. Sono felice di essere tornato qui e di averlo vinto. Di sicuro vi posso dire che mi sento un po’ stanco e che ho un’altra finale da disputare. Ho bisogno di una doccia e di mangiare qualcosa, per essere pronto“. Subito dopo l’ultimo punto, Fognini ha scattato alcuni selfie col pubblico svedese alle spalle e dato via ad una videochiamata (probabilmente con la moglie Flavia e il piccolo Federico) in cui ha esternato espressioni davvero divertenti, come smorfie e linguacce, incurante della telecamera che lo riprendeva.
Il talento di Arma di Taggia con la conquista di questo torneo diventa, dopo Adriano Panatta a quota 10, il tennista italiano più vincente nell’era Open, accompagnato da Paolo Bertolucci anche lui con al soldo 7 titoli. Da domani Fognini occuperà la quattordicesima posizione mondiale e si porterà a sole 10 lunghezze da Pablo Carreno-Busta nella Race to London. D’ora in avanti e fino alla fine dell’anno ha solo 770 punti da difendere e moltissimo da guadagnare, qualora fornisse delle buone prestazioni sul cemento americano. Per il momento, restano questi ottimi sei mesi di gioco coronati da 2 titoli ATP, due ottavi di finale nei tornei del Grande Slam (AO e RG) e il quarto di finale al Masters 1000 di Roma. Si continua a sperare che il meglio debba ancora venire.