Il derby svizzero che, nella giornata di ieri, ha visto impegnati Roger Federer e Stan Wawrinka non ha solamente deciso l’avversario di Rafael Nadal nella semifinale del Roland Garros, ma ha anche ufficializzato l’ingresso di Fabio Fognini tra i primi dieci giocatori del mondo; al ligure, infatti, nonostante il brutto ko agli ottavi di finale contro Alexander Zverev, bastava una sconfitta di “Stanimal” per raggiungere ufficialmente la tanto agognata top ten Atp.
Grazie all’aiuto di un eterno Roger Federer, Fabio è riuscito a raggiungere un obiettivo che puntava ormai dal lontano 2014, anno in cui arrivò veramente ad un passo dall’Olimpo del tennis. Negli ultimi anni il tennista azzurro è stato capace di mantenere una buona costanza di risultati, gravitando stabilmente tra i primi 20 giocatori del mondo, ma l’exploit di Montecarlo e gli ottimi risultati di questa stagione gli hanno finalmente permesso di ottenere la definitiva consacrazione.
Quello di Fognini rappresenta un traguardo storico; il ligure, infatti, è il terzo italiano (di sesso maschile) dell’era Open a entrare in top ten, il primo dopo 41 anni. Prima di lui solamente Corrado Barazzutti (numero 7 nel 1978) e Adriano Panatta (numero 4 nel 1976) erano riusciti a raggiungere questo risultato. Allargando il campo al tennis pre era Open (quando le classifiche non erano computerizzate ndr), Fabio diventa il settimo italiano della storia in top ten; a Barazzutti e Panatta, infatti, si aggiungono De Morpurgo, De Stefani, Mulligan e, soprattutto, Nicola Pietrangeli (n. 3 del mondo sia nel 1959 che nel 1960).