Farah può sorridere: squalifica scongiurata e ritorno in campo immediato per il n. 1 di doppio

Sospeso in via cautelativa lo scorso gennaio, il doppista colombiano è stato scagionato dalle accuse di doping.

Robert Farah può tirare un sospiro di sollievo. Il doppista colombiano, risultato positivo ad un test fuori dalle competizioni, è stato scagionato dalle accuse di doping, escludendo quindi il rischio di squalifica.

L’Itf ha accolto la tesi del 33enne, che è riuscito a dimostrare di aver assunto involontariamente il boldenone, steroide androgeno anabolizzante naturale, consumando una bistecca di manzo in occasione di una cena al ristorante. Nel 2018, il Comitato Olimpico colombiano aveva già messo in guardia gli atleti locali sulla presenza della sostanza negli allevamenti di bestiame del Paese, determinando la sua vendita solo su prescrizione veterinaria.

Scongiurata la squalifica ed escluso qualsiasi tipo di dolo e anche di negligenza, il due volte campione Slam di specialità potrà tornare immediatamente alle gare in coppia con il suo compagno Cabal, ferma restando, però, la commessa violazione di norme anti-doping da parte del giocatore, che in caso di ulteriore positività non potrà più contare sugli sconti di pena.

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