Federer ammette: “Avevo l’impressione di un campo lento, ma forse ero io a non muovermi bene”

Superato il primo turno nel torneo di Wimbledon, il tennista di Basilea ha rivelato di sentire il campo molto lento ad inizio match, sottolineando, però, che si trattava di una sensazione scomparsa con il passare dei minuti.

Avanzato al secondo ostacolo del torneo di Wimbledon, Roger Federer analizza l’andamento del match di primo turno con il sudafricano Harris, ammettendo di aver sentito il campo molto lento, soprattutto ad inizio partita. Lo svizzero, dall’alto della sua esperienza, ha anche sottolineato che probabilmente si trattava di una semplice impressione dettata dalla grande difficoltà nel muoversi durante le fasi iniziali dell’incontro.

In conferenza stampa, il 20 volte campione Slam ha confermato le cattive sensazioni rispetto all’erba del Centre Court londinese: “Durante il match ho pensato che il campo fosse più lento che mai, però poi, alla fine, l’impressione è passata e sono riuscito anche a fare nove ace. Probabilmente ero io che non mi stavo muovendo bene, so che anche Lloyd non si muoveva bene. I tagliaerba fanno un lavoro straordinario, questo è certo. Mi è sembrato che le palle fossero pesanti; non sono rapide, a meno che non faccia troppo caldo, il che non è comune in Inghilterra. Credo che Wimbledon non sia la superficie più rapida: se guardi le statistiche, dicono che agli Us Open ci sono meno scambi rispetto a qui, e questo la dice lunga“.

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