La stagione del tennis mondiale è appena cominciata e a trascinare il circus, sinora, è stato il re della terra rossa, Rafael Nadal, che ha conquistato il primo Slam dell’anno. Sul cemento dell’Australian Open, si ricorderà, il maiorchino lo scorso gennaio ha avuto la meglio 3-2 nei confronti del russo Daniil Medvedev (che era andato avanti 2 set a zero), vincendo poi il mese successivo anche l’ATP 500 di Acapulco in Messico. Quello dello spagnolo 36enne, che con 21 vittorie detiene in solitaria il record di maggior numero di Slam vinti in carriera, è il miglior score del 2022, nonostante la concorrenza delle nuove leve, compresi gli italiani Matteo Berrettini e Jannik Sinner (entrambi tra i primi dieci del ranking ATP), si fa sempre più agguerrita.
Ma c’è un altro veterano a cui il mondo del tennis mondiale, appassionati e addetti ai lavori, sta guardando con tanto interesse negli ultimi tempi. Si tratta di Roger Federer, l’asso svizzero che è rimasto fuori dal rettangolo di gioco per infortuni ormai dalla scorsa estate.
Tra i personaggi più popolari dello sport in generale e, tra i tanti che ha, conosciuto anche con il nickname di FedEx, Federer a torto o a ragione è da molti indicato come il più grande giocatore della storia del tennis. Lo svizzero è sceso in campo per l’ultima volta ai quarti di finale di Wimbledon 2021, contro il polacco Hubert Hurkacz (che nell’occasione ha avuto la meglio su Re Roger per 3 set a zero). Il suo ginocchio malandato lo ha costretto, sempre l’anno scorso, a dare forfait ai Giochi olimpici di Tokyo e a tutto il resto della stagione. Oggi, a distanza di otto mesi (e dopo la terza operazione al ginocchio), Federer ha ripreso in mano la pallina e la racchetta e sta affrontando un duro e lungo periodo di riabilitazione che dovrebbe portarlo di nuovo a giocare un match ufficiale dopo l’estate di quest’anno.
Nella migliore delle ipotesi, lo svizzero potrebbe addirittura accelerare il suo recupero e tentare l’ingresso nel tabellone principale dei Championships londinesi (Wimbledon), il più antico e prestigioso (ed anche il più ricco) torneo di tennis che il Maestro ha vinto ben otto volte in carriera (mai nessuno come lui). Più realisticamente e come riferito di recente anche dal coach della nazionale svizzera di tennis Severin Lüthi, Federer difficilmente rientrerà prima di settembre. Dunque, con buona pace di tutti i suoi tifosi, non vedremo FedEx in campo né a Wimbledon, così come neanche nei tornei preparatori (Halle in Germania e il Queen’s a Londra) allo Slam più seguito della stagione.
Secondo quanto riferito dalle persone del suo entourage, Federer potrebbe figurare tra gli atleti che prenderanno parte alla Laver Cup a fine settembre a Londra. Si tratta della manifestazione (nata anche per volontà di Roger Federer e Rafa Nadal) che vede di fronte i migliori tennisti europei contro i migliori del resto del mondo; una sorta di Ryder Cup del tennis, insomma. Federer è legatissimo a questa competizione (così come il pubblico inglese dell’O2 Arena che dal 2021 ha perso la possibilità di vedere le ATP Finals di fine anno, intanto passate a Torino) e, stando ai rumors, farà il possibile stavolta per esserci e non soltanto come mera presenza.
Nel corso della lunga avventura nel mondo del tennis professionistico, Re Roger ha vinto 20 titoli dello Slam (tanti quanto Novak Djokovic e uno in meno di Nadal), tra cui come detto otto volte Wimbledon e sei volte l’Australian Open (l’ultimo Slam vinto, nel 2018, è stato proprio quello di Melbourne). Entrato nel circuito ATP nell’estate del 1998 quando non era ancora maggiorenne, Federer è stato nominato per anni lo sportivo più pagato al mondo (grazie anche ai tanti sponsor e brand che hanno stretto con lo svizzero una partnership commeciale) secondo la prestigiosa rivista Forbes; ha vinto anche due volte una medaglia olimpica (l’argento nel singolo a Londra 2012 e l’oro nel doppio con Stanislas Wawrinka a Pechino quattro anni prima).