ETERNO FEDAL. Mai, come quest’anno è emerso un aspetto peculiare del tennis moderno. Da tempo, si parla di ricambio generazionale. Da lungo tempo, ormai, i Fab four, secondo alcuni, dovrebbero essere dei bravi pensionati che il tennis, neanche in televisione dovrebbero guardarlo! Eppure, nella realtà, Nadal 31 anni e Federer 36, occupano le prime due posizioni del ranking. Nadal e Federer, si sono equamente spartiti i quattro slam; hanno vinto due master 1000 ciascuno e, domani, a Shanghai si sfideranno in finale per aggiudicarsene un terzo. Il rinnovato FEDAL, mette in chiaro come sia sempre più difficile per i giovani riuscire a farsi avanti. Non perchè non ne abbiano le capacità ma perché sono i “vecchietti” a non mollare terreno. L’età media di un tennista è aumentata. La carriera si è allungata. Di questo, parla Roger Federer con la stampa a Shanghai dovre tra qualche ora scenderà in campo per scrivere l’ennesimo capitolo della sfida delle sfide.
SEMPRE PIU’ LONGEVI. “Qualche anno fa molti giocatori si ritiravano tra i 29 ed i 32 anni, ora, invece, sembra che la maggior parte di noi si ritiri tra 31 e 35 anni.” Dice lo svizzero. “Ma, ovviamente, tutto dipende da ognuno di noi, da come risponde il tuo corpo, da come va la tua vita privata, da quanto ti pesa viaggiare.” Non tutti nutrono la stessa passione verso il tennis che nutre lo svizzero. E qualcuno potrebbe essere allettato, anche, dall’aspetto economico. Federer di questo, ovviamente, ne è consapevole. “I prize-money continuano a crescere e questa potrebbe costituire una importante motivazione ed incentivo per continuare a giocare.” Ma se non stai bene….. “I giocatori stanno, comunque, generalmente meglio in salute. Probabilmente perchè stanno più attenti. Viaggiano con il fisio e con il massaggiatore. Anche, il circuito oggi offre molti più servizio di questo tipo in giro per i tornei. Infine anche viaggiare è diventato più facile e meno stressante. Tutte queste cose contribuiscono ad allungare la carriera. Così” , continua lo svizzero, “se i migliori giocatori del mondo come me, Rafa, o in passato Andrè Agassi riescono ad aprire la strada dimostrando al mondo che è possibile giocare e, sopratutto, vincere più a lungo, per la prossima generazione sara più facile faro lo stesso.”