Federer: “Ora non penso al ritiro. Voglio ancora vincere”

Il tennista svizzero parla del suo futuro e dei suoi obiettivi per il 2020. A parlare anche il suo manager,Tony Godsick, che tiene a far chiarezza sul futuro del suo assistito.

E’ da qualche anno ormai che si parla dei possibili scenari futuri su Roger Federer, ritiro compreso. Di quest’ultimo Federer ovviamente non lascia mai trapelare nulla, sempre molto pacato in ogni sua uscita, cercando di godersi sempre il momento. La sua priorità in questo particolare momento della sua carriera è il divertimento, senza ciò non è possibile continuare. Ma c’è ancora la fame di titoli, perché vorrebbe continuare ad essere competitivo nei tornei che contano, dove lui ha sempre dominato. Da questi presupposti possiamo dedurre sicuramente che possiamo gustarci ancora un po’ il Maestro: “Da un po’ ormai affronto questo tipo di domande, a dire la verità non ci penso molto.

Federer

Non parlo del mio ritiro perché non ci penso ancora. Voglio solo essere in forma per continuare, forse può anche darsi che un giorno svegliandomi capisco se smettere o continuare ancora”, dice l’elvetico in un’intervista per Tennis.com, dove ricorda anche della sua presenza per Wimbledon 2020: “La finale di Wimbledon di quest’anno non è stata facile da assimilare. Ora i miei allenamenti sono cambiati, meno quantità ma più qualità e più riposo. Sicuramente il mio ritiro non avverrà dopo la vittoria di un grande titolo, le persone non ricordano solo gli ultimi incontri dopo i ritiri di Borg, Edberg o McEnroe. Come obiettivi vorrei sicuramente il 21esimo Slam ma soprattutto Wimbledon e, perché no, Tokyo 2020″, afferma un ambizioso Federer che vuole far suo l’anno che verrà.

A parlare è anche Tony Godsick, manager dell’elvetico: “Non voglio dire cose non vere, sicuramente nel suo caso Mirka e i suoi figli avranno un ruolo fondamentale in tutto ciò. Penso sia più il caso di godersi questo Federer piuttosto che parlare di un suo possibile addio”, dice Godsick, molto sicuro del suo assistito e di ciò che può dare ancora a questo sport.

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