Sorpreso, di buone speranze e carico a riprendersi il primo posto nella classifica Atp. Questo è il Federer visto in conferenza stampa, dopo una prova più convincente rispetto il match vinto arrancando contro David Ferrer.
SEMPRE FEDAL – Ovviamente, si è toccato l’argomento Nadal, complimentandosi anche con Shapovalov per il match e stile di gioco:”Penso abbia fatto un favore a lui stesso. Pensavo che Rafa avrebbe vinto per due set a zero. Denis ha fatto un grande lavoro. Io so che qui non posso diventare numero uno in nessun modo. Sto giocando Montreal solo per come è il torneo e perché voglio vincerlo per la prima volta in carriera. Questo non cambierà ora che Rafa è fuori. Pensavo di poter essere numero uno nella fase finale dell’anno, ora tutto all’improvviso forse settimana prossima. Ovviamente agli US Open penso sarà una lotta tra me e Rafa. Non so quanto gli importi di finire l’anno da numero uno. In ogni caso è qualcosa di grande soprattutto se ci riesci quando sei a fine carriera. È una bella lotta!”.
PARTITE AL MEGLIO DEI CINQUE – Cosa cambiare in questi tornei Atp? Federer non ha dubbi: “Vorrei che ci fossero più partite al meglio dei cinque set in alcuni Masters 1000 o alle ATP Finals sicuramente. Ho giocato finali al meglio dei cinque a Basilea, Vienna, Gstaad, Indian Wells, Miami. È un peccato che non ce ne siano più a livello ATP. Quindi c’è sempre tanto da poter cambiare ma al momento non c’è tanta necessità. Forse una cosa da rivedere è il fatto che ci siano troppi punti per il vincitore. Penso che il gap tra il vincitore e il finalista e quello tra il semifinalista e il quartofinalista sia troppo grande. Per esempio prendi 2.000 punti se vinci uno Slam, 360 coi quarti. Troppa differenza. I quarti non sono un brutto risultato, eppure è quasi come se non avessi giocato il torneo”.