Roger Federer si appresta a giocare contro l’australiano Next Gen, Alex De Minaur, la finale n. 15 a Basilea. Per spiegare l’ennesimo record raggiunto dal tennista di casa, è necessario ripercorrere quella che è stata la storia dell’elvetico in questo torneo: basti solo pensare che lo svizzero ricevette la prima wild card nel 1998 (ben 21 anni fa), contro un certo Andre Agassi; ha giocato le prime due finali nel 2000 e nel 2001, perdendole entrambe rispettivamente contro Thomas Enqvist e l’inglese Tim Henman. La mancata conquista del torneo è stata per anni una maledizione per Roger, tanto che, quando lo svizzero vinse per la prima volta il torneo di Basilea nel 2006, non ci credeva, nonostante fosse all’epoca n. 1 del mondo. Da quel primo successo ne sono arrivati altri 8. L’ultima sconfitta in questo torneo risale al 2013, quando Roger fu battuto per il secondo anno di fila in finale da Juan Martin Del Potro. Da allora lo svizzero ha messo a segno 4 vittorie consecutive, infilando una striscia di 23 successi consecutivi. Quest’anno, Federer ha faticato meno del previsto sconfiggendo in appena un’ora di gioco Gojowczyk e Albot, approfittando poi del ritiro per infortunio di Wawrinka e vincendo in maniera brillante il match di ieri contro Stefanos Tsitsipas. Dall’altro lato, Alex De Minaur ha battuto ieri in semifinale l’americano Opelka in tre tiebreak: l’australiano ha vinto quest’anno 3 finali (Sidney, Atlanta e Zhuhai). Per il classe ’99 si tratta della seconda finale Atp 500, dopo la sconfitta dell’anno scorso a Washington contro Alexander Zverev.
LA PARTITA – Il primo gioco si dimostra duro per lo svizzero al servizio: si fa rimontare dal 40-0 e soltanto alla sesta palla del game, riesce a salire in vantaggio. Nel quarto game, un doppio fallo e una volèe sbagliata regalano a Federer 3 palle break: De Minaur salva la seconda palla break dopo uno scambio di 39 colpi, tuttavia sulla terza, un’accelerazione di rovescio ed uno smash permettono all’elvetico di andare sul 3-1. Lo svizzero conferma il break, salendo sul 4-1, dopo essere stato sotto 15-30. Nell’ottavo game, Federer conquista il secondo break, complice anche una serie di errori di diritto di De Minaur e chiude il primo parziale per 6-2. Nonostante il punteggio, l’australiano gioca molto bene in risposta, costringendo Federer a cercare maggiormente gli angoli.
All’inizio del secondo set, Federer conquista subito 3 palle break: l’australiano salva le prime due, ma sulla terza Federer lo chiama a rete e lo passa: 2-0. Nel game successivo, Federer conferma il vantaggio e sale 3 a 0. Da registrare nell’ultimo game, un passante in controbalzo di diritto dello svizzero. Nel sesto game, Federer si procura una palla break con un passante di rovescio incrociato straordinario: De Minaur la annulla e sale 4-2. L’australiano, nel gioco successivo, per la prima volta si porta sullo 0-30: lo svizzero però riesce a risollevarsi e si porta sul 5-2. Nell’ottavo game, Federer conquista 2 match points con un’accelerazione di diritto: un passante sbagliato dell’australiano regala il decimo titolo al Maestro. Su 15 finali, i 2/3 sono state conquistate dallo svizzero, che si presenta in ottime condizioni in vista Londra (e forse anche Parigi). Numeri che lo portano sempre più nella leggenda.
[1] R. Federer b. A. De Minaur 6-2,6-2
Donato Marrese