Federer: “Tornare numero 1 è molto difficile, preferisco vincere tornei” Shapovalov: “Per me Federer è il GOAT”

Di seguito le parole dei quattro semifinalisti del Master 1000 di Miami, che hanno risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.

Roger Federer, nella notte italiana, ha sconfitto in due rapidi set Denis Shapovalov, che affrontava per la prima volta in carriera. Il match è stato talmente veloce e a senso unico che le domande in conferenza stampa hanno riguardato principalmente altri argomenti, anche se lo svizzero ha comunque dichiarato: “Penso di aver disputato un buon match. Se gli concedi troppo spazio, Denis è capace di trovare il ritmo e metterti in difficoltà con i suoi potenti colpi. Questa notte sono riuscito nell’intento di tenerlo a bada e sono piuttosto felice di come ho giocato; è stato un match di buon livello”. 

In seguito, a Roger è stato chiesto del pericolo Isner in finale e di come si sarebbe comportato. Non mi interessa, voglio godermi il match. Ho sempre apprezzato i grandi battitori perché sono capaci di risolvere i loro turni di battuta servendo come un orologio, senza doversi preoccupare. Inoltre, mi piace molto la potenza e la precisione che questi giocatori esprimono con il loro servizio; è ammirevole, anche se devi essere piuttosto paziente con loro. Ovviamente io proverò ad allungare gli scambi e lui ad accorciarli.”

Non so come risponderò ai suoi servizi, è davvero complicato. A volte intuisci la direzione della battuta per via di un piccolo particolare, ma quando è tutto così veloce è davvero questione di dettagli; molto dipende dal momento. Ci sono giorni in cui ti senti meglio di altri e già sai che il servizio finirà sulla T e tu risponderai con un vincente. Nel complesso, però, John ha un servizio quasi impossibile da leggere. È così da sempre”.

Infine, l’ex numero al mondo ha risposto alla fatidica domanda “Meglio vincere tornei o tornare ad essere numero 1?”

Tornare in vetta al ranking è davvero complicato, devi vincere almeno tre slam in un anno. Non sarebbe logico porsi un traguardo del genere a 37 anni, perciò il mio obiettivo è quello di vincere più tornei possibili.” 

Roger Federer
Roger Federer

Ha invece sdrammatizzato e scherzato con i giornalisti, ovviamente rispondendo anche in modo serio alle domande, Denis Shapovalov, che nella notte ha perso la sua terza semifinale in un Master 1000 su altrettante disputate, ma ha poco da rimproverarsi: “Ovviamente non è mai piacevole perdere, ma se a batterti è il tuo idolo che si trova ad una manciata di metri da te dall’altra parte della rete, allora la sconfitta è leggermente meno amara.”

Ho fatto il possibile, dando tutto quello che avevo, ma lui è stato più bravo di me. È partito forte nel primo set e nel secondo è stato molto bravo a cancellare quelle poche opportunità che ho avuto. Non mi ha mai fatto entrare in partita.”

Parole di ammirazione da parte del canadese verso Federer, suo idolo da sempre: “Quando ha bisogno di un determinato colpo, si prepara e lo esegue, lo cerca e lo ottiene. Credo che non abbia punti deboli perciò lo reputo il miglior tennista di sempre, il GOAT”.

Per terminare, alla domanda se avesse un piano per il match di stanotte, Shapo ha risposto, ridendo: “Il mio piano era fare quattro aces a games e sperare che lui commettesse doppi falli a ripetizione”. 

Indubbiamente la sfida tra Federer e Shapovalov era la più attesa, ma in precedenza si era disputata anche la semifinale della parte alta del tabellone, che ha visto John Isner imporsi in due set su Auger-Aliassime, e non sono mancate le parole di questi altri due protagonisti.

Idee molto chiare per lo statunitense, che ha dichiarato: “L’esperienza può aiutarti un po’ in queste partite, ma non sempre è così. Io credo che fosse una questione di stanchezza: lui veniva dalle qualificazioni ed aveva giocato tre match in più di me, perciò credo che questo fattore possa aver influito.”

Isner, che poi ha aggiunto: “Non sento la pressione di dover difendere il titolo. Prima che iniziasse il torneo qualcuno mi disse che se avessi perso al primo turno sarei finito numero 12 del mondo. Poco male. Nella mia carriera ho avuto altri problemi che non mi hanno mai dato tempo per preoccuparmi dei punti che devo difendere.” 

John Isner-Miami 2018
John Isner-Miami 2018

Ha parlato anche Auger-Aliassime, il quale ha provato ad analizzare l’incontro perso con Isner: “Ho fatto il possibile. Avevo già affrontato un giocatore simile a Pune, Ivo Karlovic, e credo che il suo servizio fosse ancora più potente. Probabilmente ho risposto alle bordate di John meglio di chiunque altro questa settimana, ma è ovvio che restino i rimpianti per le occasioni sprecate in entrambi i set.”

Un occhio di riguardo, inevitabilmente, va ai tre doppi falli commessi nel gioco del primo set quando il canadese ha servito per chiudere. “Erano nervi. Era come se avessi contratto un virus. Non riuscivo in nessun modo a mettere in campo la seconda. Non è facile da digerire”.

In conclusione, il classe 2000 assicura che tornerà a casa per un meritato riposo. “Tornerò a casa ed inizierò a lavorare sulla terra battuta. Voglio giocare Montecarlo. Il mio obiettivo per la stagione è giocare bene, ma voglio concentrarmi giorno per giorno per vedere fin dove potrò arrivare”.

Fonte: puntodebreak.com

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