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Félix Auger-Aliassime, il futuro che diventa presente

È nato l’8 agosto, proprio come Roger Federer. Raggiunge la sua prima finale ATP a 18 anni e 6 mesi, proprio come Roger Federer.
Azzardare paragoni con uno dei più grandi giocatori della storia è sempre rischioso, ma Félix Auger-Aliassime sembra avere tutte le carte in regola per puntare in alto. Sin dall’età di 14 anni ha fatto parlare di sé per i risultati sorprendenti a livello Challenger, così come il suo caro amico Denis Shapovalov, di un anno più grande di lui.
Nato e cresciuto in Quebec da madre canadese e padre originario del Togo, il tennis è sempre stato presente nella sua vita. I primi risultati sono già arrivati nel circuito juniores, che ha abbandonato a soli 16 anni dopo la vittoria agli US Open.
Le soddisfazioni nel circuito Challenger sono arrivate subito, tant’è che oggi vanta già quattro titoli, uno su cemento e tre su terra battuta.

Proprio la terra battuta sembra essere la superficie più adatta al suo gioco, molto solido da fondocampo e meno nei pressi della rete.
Questa settimana ha sfoggiato il meglio del tuo tennis nell’ATP 500 di Rio de Janeiro, in cui è entrato grazie ad una wild card degli organizzatori. Già dal primo turno contro il nostro Fabio Fognini avevamo visto un Auger-Aliassime in gran forma sotto tutti i punti di vista, soprattutto da quello mentale. Ciò che sorprende del giovane canadese è proprio l’atteggiamento in campo, che a tratti ricorda un giocatore molto più maturo della sua età effettiva.

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Fognini, Garin, Munar e Cuevas: questi sono i giocatori che Auger ha superato in questa settimana da favola. Solo una testa di serie affrontata in tutto il torneo, forse poco per un ATP 500, ma spesso i tornei sudamericani su terra sono di livello più basso rispetto anche ad ATP 250 in Europa; inoltre, tantissime teste di serie sono state estromesse nei primi turni, come per esempio Thiem, Cecchinato, Schwarzman, Jarry e Lajovic.
In ogni caso, i meriti vanno tutti al canadese, capace di sfruttare al meglio un tabellone duro ma non impossibile.
Grazie alla finale raggiunta, il ranking salirà e non di poco: nella classifica virtuale è attorno al numero 60 e in caso di vittoria sarà certo di entrare in top 50, avvicinandosi addirittura alla top 40.

Il suo avversario in finale sarà Laslo Djere, numero 91 ATP. Il serbo non ha disputato la semifinale grazie al ritiro di Aljaz Bedene, perciò sarà sicuramente più fresco dal punto di vista fisico. Nonostante ciò, il favorito per la vittoria finale sembra essere proprio il più giovane tra i due contendenti, Félix Auger-Aliassime.

Andrea Lombardo

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