A diciannove anni appena compiuti, Félix Auger-Aliassime ha appena infranto la barriera della top 20. La strada non è stata semplice, ma la sua passione per il tennis ha reso le cose meno complicate: “Onestamente non ho ricordi di me stesso lontano dal tennis, senza una racchetta in mano. Sin da piccolo ho sempre detto di voler diventare un giocatore professionista. Direi che ciò che mi piace di più è il lato competitivo, è un duello come a scacchi o come i gladiatori. Sono due giocatori che si affrontano e cercano delle soluzioni. È questo che mi piace, ma non è tutto. La cosa più bella è il rumore della palla quando impatti bene”.
Nel giro di pochissimo tempo la carriera del canadese è cambiata. Questo ha influito anche nel rapporto che ha con gli altri giocatori, soprattutto con i big: “Da piccolo vedevo Federer quasi come una divinità, oggi parlando con lui e giocandoci contro questo distacco si è ridotto”.
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