Con la finale disputa tra il francese Fils, testa di serie numero 1, e l’underdog serbo Medjedovic, tds n°6, si è chiusa oggi la sesta edizione delle Next Gen ATP Finals, che per la prima volta si sono disputate al King Abdullah Sports City di Jeddah, in Arabia Saudita. “E Finalmente… “ potrebbero dire con un sospiro di sollievo alcuni lettori, leggendo il tenore di certi commenti social sul tema. A parte le solite e sacrosante critiche al sistema del punteggio e a certe nuove e vecchie regole insensate, molti si sono lamentati per lo scarso pubblico, formato in gran parte da bambini chiassosi e vocianti che giocavano a “chiapparella” su e giù dagli spalti durante gli incontri. Ma noi siamo qui per far cronaca, mica a gossippare.
Tornando quindi a bomba al match, lo scontro tra Medjedovic, da una parte, allenato da Victor Troicki, attuale CT della Serbia e pupillo nientepopodimeno che di Djoker, e il gioiellino Fils dall’altra, allenato da Grosjean e Bruguera, mica bruscolini, si è risolto con la vittoria quasi a sorpresa del serbo in cinque set, con il punteggio di 3-4, 4-1, 4-2, 3-4, 4-1.
Giunti entrambi in finale senza aver perso nessun match, è stato la più degna finale del torneo, avendo dimostrato nel corso della competizione di avere qualcosa in più dei colleghi, soprattutto al servizio. In particolar modo il serbo, il quale ha scoccato un numero impressionante di Ace, 81 in totale, nuovo record della manifestazione. Il prossimo anno probabilmente lo ritoccherà perché Hamad potrà disputare in teoria la prossima edizione, rientrando ancora nel 2024 nei limiti di età, come del resto il nostro Nardi.
Il serbo, sostenuto dallo sparuto pubblico presente, è meno elegante nelle movenze e nei gesti tecnici rispetto al francese, ma si è dimostrato più solido da fondo del rivale e con un servizio devastante come arma in più. Purtroppo per Fils, il francese ha perso la testa nel quinto set nel momento in cui forse avrebbe potuto avere in mano il pallino del gioco, dopo aver vinto il quarto set al tie, annullando due MP ad Hamad. A mio parere, Medjedovic ha vinto meritatamente: solo nel quarto set Fils ha giocato meglio del serbo, mentre il primo parziale lo ha vinto per miracolo con un tie buttato via per troppo nervosimo dallo slavo. Di seguito una breve cronaca dell’incontro.
Primo set: 4-3 Fils
Con i servizi che la fanno da padrone, il primo set è molto equilibrato e si conclude al tie. Il francese lo vince 8-6 in rimonta sul serbo che spreca malamente set point e perde per frustrazione il parziale. Nervosissimo, spacca la racchetta in mille pezzi, si becca il warning da Bernardes e da buon seguace di Nole, si rifugia alla toilette.
Secondo set 4-1 Medjedovic
Pare strano, ma il serbo reagisce bene e brekka subito il francese, portandosi sul 2-0. Questa volta Medjedovic rimane concentrato, mantiene il vantaggio e chiude 4-1 in modo perentorio.
Terzo set 4-2 Medjedovic
Fils accusa il colpo, serve e viene brekkato immediatamente. Francese in rottura prolungata. Hamad continua a tenere la testa del transalpino sotto l’acqua servendo come un treno e si porta sul 2-0. Fils salva il terzo game per un pelo con il “punto decisivo”, altrimenti sarebbe stata la fine, con due break al passivo. Tuttavia il serbo continua a servire come un martello pneumatico e si aggiudica il set praticamente in pipa e ciabatte, giocando ormai in trance agonistica pure pregevolissimi colpi da fondo e a rete.
Quarto set 4-3 Fils
Il quarto set è l’unico in cui Fils si è dimostrato lievemente superiore al serbo, un filo calato al servizio. Gioca il suo miglior tennis della giornata nonostante fosse già partito con le spalle al muro, visto l’andamento dei set precedenti. Con più freddezza avrebbe potuto chiudere il parziale prima del tie, invece butta alle ortiche break point e deciding point con unforced che gridano ancora vendetta . Qui il nervosismo per la posta in gioco la fa da padrone, e tra errori e vincenti, il tie offre numerosi rovesciamenti di fronte, con 2 Match Point annullati da Fils, che al terzo set point chiude il parziale 11-9. Ovviamente Medjedovic dopo aver buttato nella tolilette 2 MP, ci va direttamente come al termine del primo set, dove probabilmente avrà spaccato tutti gli arredi dal nervoso.
Quinto set 4-1 Medjedovic
Per la prima volta nella sua storia, le NextGen si concludono al quinto set. Hamad parte bene, nonostante la botta del quarto set. Fils invece la combina subito grossa e subisce il break, abbandonato dalla prima. Distrugge la racchetta in più riprese come impazzito, prende warning e penalty point, perché, furibondo, non avevo sentito il primo avvertimento. Pessima figura del francese. 3-0 per Hamad in un amen. Fils ormai è sull’orlo del baratro con i nervi a pezzi. Hamad sul 3-1, serve per il match e per il titolo. Nonostante un doppio fallo, si procura due MP e chiude in bellezza. Medjedovic festeggia, si porta a casa il trofeo e un gran gruzzoletto che male non fa. Bel giocatore il pupillo di Djoker, tanta fame, completo, solido da fondo con entrambi i fondamentali, a rete mica male e soprattutto con un servizio devastante che l’ha aiutato parecchio nei momenti complicati del match. Bravissimo! Che dire, Djoker ci ha visto giusto, naturalmente.
Venendo a questioni più vicine a noi, che dire del torneo disputato dai nostri azzurri Nardi e Cobolli? Nardi ha confermato tutto quello che si dice di lui da un pezzo. Classe immensa, si pensi al tie decisivo vinto con Cobolli, ma con il Killer Instict del Mahatma Ghandi. Luca è troppo, troppo buono: una volta in un torneo, il suo avversario prese il net, la pallina tornò nel suo proprio campo, Nardi vinse il punto e che fece Luca? Chiese scusa: mai visto. Però buone notizie per chi lo segue da un pezzo come me. Gattone Nardir, perché a me ricorda tantissimo Mecir come stile “morbido” di gioco, si allenerà ad Alicante con Jannik : speriamo che il fenomeno azzurro ce lo raddrizzi per bene e che torni a casa spietato e assetato di vittorie come il nostro distruttore di tennisti, il Pel di Carota.
Cobolli ha vinto una importantissima partita con Sticker, per poi chiudere con due sconfitte in successione. Quella con Fils ci sta tutta, quella con Nardi meno, ma in quel tie sanguinoso, con Luca ci avrebbe perso pure Roger Federer. Per lui comunque ottima stagione, che lo ha proiettato nei “cento”, obiettivo invece sfuggito al talento pesarese. Visto anche il ritiro di Stricker in semifinale per infortunio, quasi sicuramente già manifestatosi in precedenza, credo che il bicchiere possa dirsi quasi mezzo vuoto per i nostri colori. Uno dei due ragazzi poteva farcela ad arrivare in semi, ed invece potremmo intitolare la loro ultima partita così:” Muoia Sansone con tutti i Filistei”. Nardi ha fatto benissimo a vincere il match anche se per lui si è trattato solo una vittoria di Pirro, a parte i soldini, ma Cobolli ha fatto malissimo a perderla, questa benedetta partita, con un Luca parzialmente infortunato ad una gamba. E difatti Flavio è uscito di umor nero seppia dal campo di gioco.
Roberto “ItalyFirst” Eusebi