Finalmente Del Potro, la graduale rinascita

“Se non muori, sicuramente ti rafforzi”. Potrebbe essere questa la chiave della rinascita di Juan Martin Del Potro, rientrato nel circuito dopo 11 mesi di inattività. La torre di Tandil ha praticamente perso 3 degli ultimi 5 anni nel circuito, infortunandosi ripetutamente al polso sinistro.

L’argentino, sceso al numero 1041 in classifica, ha fatto il suo esordio nel 2016 al torneo di Delray Beach (Miami) battendo Denis Kudla per poi ripetersi nella notte con il 135 atp John-Patrick Smith, sconfitto con un doppio 6-4. Con questa vittoria, Delpo riesce ad inanellare 2 vittorie consecutive dopo più di un anno e comincia cosi ad “assaporare” il gusto di essere ancora un tennista.

“Sono felice per gli ultimi due games dell’ incontro perché sono riuscito a giocare profondo, mettendo la palla nei suoi piedi, costringendolo così a giocare corto”, ha commentato l’argentino classe’88. Gli ultimi 10-15 minuti di partita hanno dato anche indicazioni importanti riguardo il suo rovescio a due mani: infatti il vincitore degli US Open ’09 ha cercato e trovato punti con il suo colpo più vulnerabile colpendo forte e senza paura. Tuttavia Del Potro dice di non sentirsi molto confidente sul campo, cercando la maniera per tornare a giocare come lui vuole, nel modo in cui lui preferisce.

“Il pubblico qui è una cosa spettacolare, il modo in cui mi sta sostenendo non fa credere di essere così lontano da casa, mi sta supportando fin dal primo 15”, conclude l’argentino che se la vedrà nei quarti con il francese Jeremy Chardy capace di batterlo agli Australian open 2013.